26 mag 2016

Arachidi

Ovvero noccioline americane, così le abbiamo da sempre conosciute noi e quando c'era qualche festa rionale se ne poteva gustare a malapena un  cartoccetto. Son quelle cose che ti si offrivano raramente nell'arco dell'anno e non avendole avute in abbondanza da bambini, poi da adulti non ti abbandonano mai, insomma quando si stava raccolti davanti la tv nelle interminabili giornate olimpioniche o dei mondiali di calcio io mangiavo arachidi, bruscolini, pop corn mentre i miei figli neanche le degnavano di uno sguardo. Crudeltà del destino o volontà della natura che tende a toglierti a poco a poco quelle piccole gioie che ti tengono aggrappato a questa esistenza terrena, una bella serata agostiana, a cena in una delle tante feste nei borghi di Latina nell'ingurgitare con la solita libidine di sempre la prima arachide del pacco caldo caldo appena comprato dal tostatore, sento che qualcosa non va, un restringimento della gola che non passa e peggiora sempre più facendomi cominciare a tossire convulsamente come mi capita sotto i viali dei platani ad inizio maggio e con la tosse lo strabuzio degli occhi. Per fortuna che c'era sul tavolo la coca cola e con un paio di bicchieroni ebbi a risolvere l'inconveniente. Così mesi dopo, standoneme tranquillo a casa decisi di ripetere il tentativo ed accertatomi di avere a disposizione molta coca cola mangiai avidamente una, due, tre e mi fermai alla quarta, correndo alla finestra per respirare mentre mandavo giù bicchierate di coca. 
Fu così che mi dovettti privare di un'altra piccola gioia della mia vita e non auguro a nessuno una morte per soffocamento, una cosa non sopportabile umanamente parlando.  


19 mag 2016

Le unioni

Finalmente la montagna ha partorito la solita legge all'ithajana frutto di compromessi, ammiccamenti, accomodamenti tra le varie caste dominanti, fregandosene altamente del parere dei diretti interessati. Speriamo che si tratti di una delle ultime volte che si debba assistere a spettacoli così degradanti per i pagatori di tasse e speriamo che la prossima legge elettorale col ballottaggio decreti la fine di tutti questi partitini tanto cari al nostro amato generoso bobbolo, così il partito vincitore non avrà più scuse e dovrà prendersi le sue responsabilità.
Con noi del partito degli under 70.000 non sarebbe avvenuto: noi ci facciamo carico di tutti i problemi dei cittadini che pagano le tasse e figuriamoci se avremmo impedito le adozioni a chiunque ne abbia i requisiti economici per effettuarle. Certo avremmo seguito ed intervistato i pargoli per ascoltare i loro giudizi ed al limite preso decisioni mirate al loro esclusivo benessere, facendo risparmiare un sacco di soldi al contribuente che finanzia tanti istituti che ospitano minori. Noi avremmo fatto molto di più, unificando matrimoni  ed unioni e creando la famiglia allargata costituita da un capofamiglia maschio, femmina od altro e tanti altri membri di qualsiasi genere tutti sposati al capofamiglia ma con partita iva per poter fatturare le loro prestazioni da scaricare dal reddito famigliare e con il diritto alla reversibilità solo per il primo di loro purché vivente. Ecco, la reversibilità, per noi è il punto focale, per noi il primo membro vivente della famiglia, morto il capofamiglia, ha diritto ad un 1% di reversibilità per ogni anno di vita speso accanto al capo, cioè al 50% dopo cinquanta anni di vita spesi assieme e festeggiati con le nozze d'oro. Per noi l'argomento denaro è sempre al centro dei nostri progetti, noi non siamo quelli che rubiamo soldi ai lavoratori per pagare le pensioni di reversibilità alle ragazze ventenni dell'est che sposavano sul letto di morte il solito caporione visto che le pensioni dei lavoratori erano poco appetibili, noi non partecipiamo ai balletti per un voto in più od in meno, noi ci affidiamo al processo stocastico della storia con variante l'evoluzione cognitiva della cervice del nostro amato generoso immaginifico bobbolo e badate bene che ho detto stocastico.
Poi c'è quello che si rifiuta di celebrare i matrimoni, ma allora assumiti un segretario, pagatelo di tasca tua e fallo lavorare al tuo posto se ci tieni tanto alla tua credibilità morale, così come faremmo per tutti quelli che sono obiettori negli ospedali pubblici ma non nei privati. 


solo per i maschi scettici sui benefici che avrebbero avuto da un oculato matrimonio

12 mag 2016

Era di maggio

Ero così preso dalle cose della vita che stavo dimenticando di festeggiare maggio, il risveglio, il trionfo della natura, le fave col pecorino. Purtroppo siamo così amareggiati dalla nostra misera esistenza da non saper godere dei miracoli che la natura generosa ci offre in questo mese. Particolarmente io che abbondantemente dotato dalla stessa e vanitoso della mia condizione mi son sempre preoccupato di analizzare le espressioni, i comportamenti delle persone che mi circondano e con cui mi relaziono, specialmente se dell'altro sesso. Una cosa che mi inorgogliva era il fatto che molto spesso, nei mezzi pubblici o in strada, delle perfette sconosciute, alcune discretamente belle si voltavano al mio passaggio, colpite dal mio aspetto esteriore, senza nemmeno conoscere lo spessore della mia spiritualità: adesso non si voltano più e questo mi addolora e mi allontana dalle piccole gioie della vita: il sole le stelle, la luna le lucciole, la figa col cespuglietto. Eh' sì, noi siam della vecchia scuola, per noi il cespuglietto è parte integrale della cosa, ché il  labbro glabro ci ricorda  l'ospedale, l'appendicite, il parto, la retroversione, insomma momenti dolorosi.  
Quest'anno il clima fa i capricci, però col maglione son sceso in giardino per la solita verifica che ripeto fin da bambino e le lucciole a dispetto del freddo son tornate puntualmente, l'ulivo stà gettando via i suoi fiori e il rincospermo della siepe  emana il suo intenso profumo che copre tutti gli altri odori. 
Tutto è al suo posto, la luna che vedo dal nord della casa è la stessa che vedo da sud e da bambino mi sembrava strano che lo fosse e, pur se mio nonno me lo rassicurava, continuavo a correre attorno a casa per accertarmene.
Ora non mi resterà altro che verificare se alla festa della prima comunione del solito bimbetto parente, il parroco continuerà a raccomandare gli astanti di raccogliere gli occhi, tanto da portarsene a casa ciascuno il proprio sacchetto o se cambierà, raccomandando di spegnere sti cazzo de cellulari .

 
solo per coloro che erano scettici sui benefici che avrebbero avuto le donne dalla parità 

5 mag 2016

Non stuzzicate i caporioni

Ogni giorno ai primi chiarori dell'alba iniziano, dapprima incerti e poi sempre più decisi, tra le fronde degli alberi quei rumori dei volatili che si apprestano ad affrontare il nuovo giorno. Negli anni son decisamente cambiati qui nel mio giardino, son spariti i cardellini, i fringuelli, i verdoni e son rimasti pochi passeri, qualche merlo, tortore, corvi, qualche migratore di passaggio dal petto macchiato di rosso. Son cambiate le razze, ma non i comportamenti che si ripeteranno uguali fino alla fine: iniziano con dei brevi rumori, qualche canto spezzato e poi man a mano che il buio va via lanciano il loro ritornello completo e ripetuto, felici di aver superato la notte piena di predatori e ancor più felici di affrontare un altro giorno concessoci dal volere supremo.
Anche gli umani si risvegliano e presi dalle ansie della vita iniziano la loro di giornata senza cantare, né scambiare una parola di conforto con un loro simile che magari continua a dormire perché ha ritmi ed orari diversi e tutto questo è sbagliato e nocivo alla loro salute: dovrebbero svegliarsi felici ogni mattina ed andare al lavoro col sorriso sulle labbra come si apprende da qualsiasi trattato di benessere corporeo o spirituale facilmente reperibile in rete ora che finalmente dopo trent'anni si è sviluppata ed è accessibile a tutti. 
Ecco la differenza: l'umano continua ad evolversi e l'animale no.
Ora, dopo questo cappello sulla grande maestosità del progetto riservato agli umani, ditemi Voi come sia possibile paragonarli alle bestie, eppure in questi giorni molti che si sono occupati delle vicende dei bambini volanti di Caivano hanno parlato senza mezzi termini di bestie, vite bestiali senza nemmeno le attenuanti che spettano di diritto ai mortidifame, perché parliamoci chiaro, oggi di fame non muore più nessuno.
Sì, è vero, le bestie ammazzano per sopravvivere, per mangiare, oppure per potersi  assicurare la discendenza come il cuculo che fa dozzine di uova poverello e le ficca nei nidi altrui magari buttando via quelle dei proprietari, però per favore evitiamo di questi paragoni sterili e senza senso, vediamo di mettere in atto azioni curative anche per dare un significato alla giustizia terrena e non irritare troppo i nostri veri caporioni con spettacoli così degradanti, facciamo rivivere i fasti del colosseo sacrifichiamoci dentro gli elementi più mostruosi, qualcuno precipitiamolo dall'alto e loro, i nostri caporioni, eviteranno di rivolgersi all'isis per il solito controllo demografico per cercar di mantenere gli elementi peculiari della razza e bilanciare il rammollimento dei costumi e l'inevitabile degrado della crescita abnorme di subumani, già visto con la caduta dell'impero romano.    

solo per i più curiosi che mi chiedono perché pubblichiamo di giovedì