15 nov 2018

Corsi e ricorsi

Una volta c'erano i vespasiani sui marciapiedi, lungo le strade, ma i radical chick li consideravano antiestetici e le amministrazioni troppo dispendiosi, perché per manutenzionarli non potevano aumentare gli stipendi ai vari caporioni, che una volta ben si sa non erano così eccelsi, gli stipendi, tanto da spingere le persone normali ad affrontare un concorso già pieno di raccomandati per sistemarsi nella pubblica amministrazione. Così i vespasiani furono aboliti ed oggi ai concorsi si presentano anche i figli dei benestanti, altro che le vecchie barzellette sui nostri cari carabinieri, oggi nelle forze dell'ordine ci son tutti laureati. I vespasiani aboliti furono sostituiti da un editto: ogni esercizio pubblico doveva avere un bagno a disposizione della gente! Il vespasiano invece stava sul marciapiede, aveva due buchi al livello della terra, o bagno alla turca, per renderne rapida la pulizia con un idrante. 
Il povero bimbetto, emaciato perché trasferitosi da poco dal suo suolo natio, si era posizionato tra i due cassonetti, quelli dell'indifferenziata e, brache calate, iniziava l'evacuazione, non interrotta dalla mia presenza, tanto da farmi assistere in diretta alla fuoriuscita dell'esile stronzo di colore giallastro, magari per carenze epatiche, un piccolo contributo al folclore delle immense periferie romane. Una volta la grande massa degli sfortunati viveva nelle campagne dove un ricovero nelle stalle e qualcosa da mangiare aiutando nei campi lo rimediavano, poi le campagne si industrializzarono, si spopolarono, mentre le città ingigantivano ed i miseri  si spostarono anch'essi, tutti in città, dove da mangiare si spreca, un riparo bene o male lo trovi e mo' co' la nuova economia dove i posti di lavoro sono solo un optional, speriamo che questi ragazzi che sono assorti alla conduzione si rendano conto della realtà delle cose e reinstallino i cari, antichi di duemila anni, vespasiani.  

un occhio sempre aperto alla ricerca itajana

5 commenti:

CirINCIAMPAI ha detto...

I bagni pubblici del mio paese me li ricordo.
Non mi ci potevo neanche avvicinare,
pena la morte, però me li ricordo.
Li hanno chiusi quando l'eroina ha cominciato a diventare un problema serio.
Sommo il dolore del nanetto che si appostava lì per spiare gli incauti ragazzini.
Si è dovuto trasferire alla finestra degli spogliatoi del campo sportivo che però, si sa, è fuori mano.

Sara ha detto...

Alla stazione della Spezia per andare in bagno si paga 1 euro.

pasqualedimario ha detto...

a Frà l'urbanesimo forzato e la rattizzazione della specie di sassone e anglosassone memoria, ce ricorda quanto ce manca la civiltà della magna grecia. e mo' stanno a provà per rifà lo stesso scherzetto a noi. ma noi vincere e vinceremo e il saluto romano che almeno stavi sicuro de non dà la mano a uno che l'aveva fatta ner vespasiano. ma pure fori dar vaso

fracatz ha detto...

èh sì, Pasquà, dar punto de vista iggiennico er saluto romano è una gran cosa, che poi nun capisco perché vonno infangallo cor marchio de fascista, come se fossero stati fasci er sennato ed er ppopulusque romanu che inciviltà, che gnoranza, che mancanza de cultura

fracatz ha detto...

Anch'io preferisco pagare 1 euro piuttosto che ubriacarmi prima di trovare un bar col bagno non guasto