17 lug 2014

Ripensamenti

Non era questo il discorso previsto, avevo in programma i soliti saluti per il solito periodo di riposo estivo ma proprio ieri leggendo le solite vecchie troiaie che scrivono all'ordine dei padroni, pur pagando quello dei giornalisti, non ho potuto far a meno di blaterare qualcosa sul fatto che "..il carrello della spesa è troppo a buon mercato..".   oppure meglio:  '...le famiglie rinviano gli acquisti prevedendo sconti maggiori in futuro e paralizzano così i consumi...'
Sono tutti convinti, i caporioni, che la ripresa non c'è perchè i prezzi sono troppo fermi, l'inflazione è bassa e vogliono che il loro bobbolo si autoconvinca. Ma se i prezzi sono fermi ed i consumi diminuiscono, brutte teste di cazzo, cosa sta a significare. Magari i soldi si concentrano su pochi soggetti, ormai un 10%  e costoro, ingrati verso chi li ingrassa, usano spenderli in prodotti esteri, pagare domestici filippini, badanti moldave e quel che resta salvarlo su conti al riparo da sguardi indiscreti, perché conoscono bene come funziona la praivasi thajana e non è detto che il restante 90%, morti di fame più o meno distinti, non è detto che non li imiti, almeno almeno regalandosi il gusto di guidare una ford fiesta. Ma dico io, già la gente ha dovuto abolire il cosiddetto superfluo e quest'anno anche noi qui in convento dovremo rinunciare al solito giro sardo di fine stagione e relative libagioni ai festeggiamenti paesani dei vari santi, ma adesso si vuole persino tentare di affamarla chiedendo un rincaro dei generi alimentari? Eppure c'è un grande economista di cui ora non mi sovviene il nome, che spesso appare sulla trasmissione la gabbia che dice che è lo stato che deve distribuire i soldi e poi ritirarne una parte sotto forma di tasse, quindi siccome oggi i privati non possono permettersi di raddoppiare gli stipendi dei loro dipendenti, che lo facesse lo stato a tutti i suoi dipendenti e pensionati che ancora sono al di sotto dei 1500 euri al mese, magari sotto forma di buoni del tesoro da spendersi solo in supermercati che li accettano perché vendono solo prodotti made in italy.
Quando l'economia tirava era il contrario, i privati pagavano 2 o 3 volte più dello stato, ma non avevano la concorrenza cinese alle spalle, in un mondo globalizzato occorre una sana informazione che dovrebbe informare come mai il debito cresce di 100 miliardi all'anno, mentre per pagare i famosi 80 euri ai morti di fame basta una copertura da 10 miliardi che tra l'altro si son dovuti trovare mettendo ben 2 tasse sulla casa IMU e TASI al posto della vecchia cara e famosa ICI così provvida ai successi del saggio circonvettore maximo.
Mai come oggi l'informazione dovrebbe battersi per convincere almeno il 90% dei cittadini a consumare italiano anche se è sempre più difficile reperirne sul mercato i prodotti.


qui le imprese di un grande italiano con tanta voglia di fare per la nazione ed il bobbolo tutto, nonostante il boicottaggio dei soliti pierini



8 commenti:

Giulio GMDB© ha detto...

Sembra poi che nessun economista consideri che se 1.000 euro li distribuisci fra 100 persone, ognuna spenderà probabilmente 9 euro (ed 1 lo risparmia), se distribuisci 1.000 euro dando 1 euro a testa a 99 persone e 901 ad una persona quelle persone spenderanno 1 euro a testa tranne quello che ne riceve 901 che ne spenderà forse 200 in roba di lusso ed i restanti 701 li mette in banca all'estero... Nel secondo caso è ovvio che l'economia fallisce

Sara ha detto...

Io voto fermamente la proposta di farmi raddoppiare lo stipendio.

giovanotta ha detto...

torno dopo a meditare sulla seconda parte del tuo post, ma sul lamento del giornalista o economista per il calo dei prezzi, giuro che se ne incontro uno gli sputo sugli occhiali (o sulle lenti a contatto)!

giovanotta ha detto...

non c'entra, ma la vignetta è di Jacovitti? :)

Silver Silvan ha detto...

Lo volevo chieder anch'io! Poi mi sono risposta da sola. La risposta è sì.

fracatz ha detto...

Origine della vignetta

Silver Silvan ha detto...

Interessanti siti. Un insieme di dialoghi privi di senso. Rendono superfluo il fatto di parlare, che diventa vuoto rumore. Non fanno nemmeno ridere. A quel punto, meglio il silenzio.

pasqualedimario ha detto...

an frà nun ce lassà ! a frà nun cw lassà http://www.youtube.com/watch?v=aeyirAzRyAg