31 ott 2013

Le stagioni dell'amore

Arrivano così, senza preavviso, gli anni passano ma i desideri non invecchiano, quasi mai, non nel mio caso insomma, lo posso testimoniare, solo cambia l'obiettivo degli stessi.
Da adolescenti ci colpiva qualcosa nel fisico dell'altro, tanto da farci trasecolare al sol vederlo e mandarci in estasi, senza badare affatto al suo equilibrio psichico o ai comportamenti strani che anzi erano accettati e tollerati quasi come affettuose corbellerie.
Con gli anni si passa all'attrazione del  carattere opposto e complementare tale da bilanciare la coppia ed in effetti innamorarsi di una persona identica a noi sembrava una cosa piatta, monotona, lo ricordo perfettamente.
Poi, sempre con gli anni, si cerca qualcosa di più simile a noi, meno stressante da gestire e l'attrazione fisica passa in secondo piano, ovvero ci si vede, ci si frequenta, si va negli stessi posti, in biblioteca, al cinema, al mare, ai monti, si guardano le stesse trasmissioni tv e ci si innamora a poco a poco.
Le stagioni dell'amore viaggiano su binari paralleli a quelli della vita degli individui e solo a pochi è concessa la trasgressione l'egoismo e l'egocentrismo, in genere i ricchi sono facilitati, perchè possono cambiare di binario senza troppi traumi, senza generare troppo dolore e fingere così di arrivare di nuovo all'estasi, al pensiero che senza l'altro non si possa vivere, cercando l'immortalità anche dei corpi. 
Ai poveri, ma poeti, è concesso ancora d'innamorarsi, di uno sguardo, dei comportamenti, di una voce calda e sensuale per continuare a sognare che "senza di noi ho ancora quella strana voglia di sentirmi solo"... 

 Ai poveri e con scarse velleità poetiche invece non è concesssa neanche questa di trasgressione

24 ott 2013

Post della stabilità

Dopo ben due post del fare in cui abbiamo dato il meglio di noi stessi, qui ci siamo superati, perché 14 euri corrispondono a 28.000 lire del vecchio conio, con cui compravo 6 pizze margherita a portar via, mentre oggi con 14 euri ne compro 2 e mezza sempre nella stessa pizzeria forno a legna sotto casa e quindi siccome so fare di conto e sono tignoso assai, spesso me le faccio da solo.
Il problema è sorto dall'entrata dell'euro, subito i caporioni tajani pubblici e privati, li mejo ar monno in quanto a chiacchiere ed affubulazioni, degni rappresentanti dell'immaginifico bobbolo tajano, ne hanno approfittato per triplicarsi le prebende, basta vedere quanto quatambiava in lire un onorevole, un magistrato, un prof. universitario, un generale, un funzionario, un dentista, un calciatore un direttore etc. e quindi i loro redditi artefatti, perchè sorretti solo dalla stampa di BTP, hanno inquinato tutto il mercato cui siamo soggetti, hanno raddoppiato il nostro debito, triplicato il costo delle case, anche in periferia, raddoppiato il costo degli alimentari, triplicato il costo dei servizi, solo l'elettronica non è stata influenzata, perchè fatta tutta all'estero, l'elettronica ed i dati ISTAT sull'inflazione ufficiale, questi non prodotti all'estero e si vede. Per non parlare poi del raddoppio della disoccupazione, perchè costoro da bravi patrioti comprano auto straniere, champagne, caviale ed esportano il restante nei paradisi fiscali, invece di comprare btp, riservati oramai alle banche ed ai gruzzoletti dei pensionati.
E' fuori discussione che con 14 euri in Polonia, un operaio tajano trasferito potrebbe ritenersi soddisfatto, mentre qui da noi si trova a combattere contro il costo delle case triplicato e gli sta bene, così impara a sapersi scegliere i propri rappresentanti ed a farsi trattenere soldi dal sindacato direttamente dalla busta paga. Cosa ha di diverso la Polonia da noi se a sentir i media le frontiere sono aperte, le merci libere di circolare e quindi un chilo di pane dovrebbe costare uguale? Cosa ha di diverso  se un operaio riesce a vivere con 600 euri al mese e ad essere curato quando sta male? Io non lo so, non conosco la Polonia, posso solo immaginarlo, come nel programma del mio partito degli under 70.000 ci sarà una ripartizione dei redditi nelle scale sociali con un tetto massimo e con 5 o 6 gradini di allocazione e dopo il primo ed unico decreto, l'impegno a comprare prodotti locali, anche perchè tutti gli altri dovrebbero costare cari, come qui da noi, dovrebbero. Io non lo so, sarebbe materia dei nostri media spiegarcelo invece di continuare a parlare del colore delle mutande delle femmine, io so soltanto che ho tentato in tutti i modi di pubblicizzare il mio partito, tanto che i due post in cui ne parlo sono ai primi posti per frequentazione, con più di 3000 accessi ciascuno, ma gli unici che hanno avuto il coraggio di commentare sono state solo due persone, pertanto vorrei che ci fosse una volontà di lottare con le unghie ed un solo grido ad unire il nostro amato bobbolo: giù le mani dalle buste paga !


la più grande soddisfazione del caporione è quella di procurarsi lo strumento e suonarlo per ammaliare i suoi finanziatori 

17 ott 2013

Vergognatevi

Vergogna, dovreste vergognarvi, anche se siete minatori del Sulcis in cassa integrazione, ma perchè poi i minatori?
Ma perchè io l'ho conosciuto un minatore in quella terra generosa, uno che con quel pane nero ha tirato avanti moglie ed i soliti 5 figli, di cui poi quattro emigrati, in continente, in Belgio, in Francia. Altri tempi, ancora si emigrava per fare all'estero quei lavori che i residenti rifiutavano di fare, ma oggi? E' ancora possibile emigrare per sopravvivere? Eppure lo vediamo in tutti i reportage che se i lavori fossero retribuiti come da legge, allora non ci sarebbe più lavoro per tutti questi clandestini neri, pagati in nero 25 euri al giorno, però poi le derrate alimentari di certo costerebbero molto di più nei mercati ed i lavoratori in regola dovrebbero mangiare solo mezza mela a pasto, ma di questo non sono tanto sicuro, bisognerebbe provarlo, ristabilire la legalità tagliando le mani agli sfruttatori e vedere cosa accade nei mercati, anche questo però  mi pare impossibile, visto che sono gli sfruttatori al comando della giostra.  Insomma, non vedo via di soluzioni, pertanto basterà unirsi al coro e gridare indignati:                  
                             "Vergogna"!
 E già che ci sono, vergogna anche di definire una casa signorile se con reddito catastale di 750 euri, capisco che voi, rappresentanti dei poveri  
vivete tutti nei centri storici in proprietà od in affitto nelle case degli enti benefici tipo propaganda fide e che tutti i vostri attici hanno rendite inferiori ai 500 euri, invece per i morti di fame del bobbolo, che vi sostengono, 750 euri rappresentano un 70 mq al piano terra di un palazzo della Magliana, quartiere noto anche all'estero, ma con vivibilità da terzo mondo: niente niente ce fate o ce sete? 
Certo che ve potete permette questo ed altro con tutto il coro che vi circonda, tutta sta lagna giornaliera, sti indurti, ste amnistie, ste indurgenze plenarie ai buoni, l'alitaglia, l'influenza de balotello, prieckkete, ssti litiggi continui alla luce der sole per poi tutte le notti continuà a rubbà compatti ed imperterriti, tanto er bobbolo se accontenta, nonostante ormai sia sempre più accerchiato da poveri esseri invisibili nella loro pelle scura, che si aggirano tutto il giorno trascinandosi il loro carrellino, i recuperanti, pronti a raccattare tutto il raccattabile.
Non credo questa storia sia servita a farvi capire che non occorrono gli F35 per difendere un territorio e che ormai si possono vincere guerre e conquistare territori con misere carrette scarcagnate, son sicuro che continuerete ad esportare la vostra civiltà come avete fatto in Iraq, Libia, Libano, tra poco in Siria, anche se le donne di quei luoghi continuano ad  andare in giro mascherate e ne sono orgogliose.
Vergognatevi, o almeno, sentitevi un pochino in colpa, almeno almeno fino alla prossima scuffiata o schettinata, ve lo ordinano i vostri caporioni.

n.d.r.  Ho voluto rafforzare i concetti usando forme dialettali, per essere meglio compreso dal nostro amato bobbolo che come ben sapete è ultimo in classifica per dialettica e per la tanto amata matematica, grazie alla quale invece, ho potuto da sempre sostentarmi

10 ott 2013

La dura vita del Blogger


Forse non si è capito, ma a me piacciono i pezzi demenziali, intelligentemente ironici, spesso ho provato a scriverne in passato e non so se mi son venuti bene o meno perchè è dura avere la giusta ispirazione, star sul pezzo insomma per non sfigurare con se stessi. Tenere aperta questa baracca col passar degli anni richiede molto coraggio e senso dell'humor da quando ho deciso di scrivere banalità, però voglio anche essere orgogloso del mio coraggio e provare a comunicare come i migliori, i più pagati dal bobbolo fanno, con le loro frasi sulle quali le tv ed i media vivono per settimane, mesi, anni.
Sto tenendo questo profilo basso per il bene del mio amato bobbolo, debbo decidere se staccare la spina oppure no, io, sì proprio io che non sono mai stato il punching ball di nessuno. Il mio problema è che non sono gay, altrimenti non sarei stato così perseguitato dalla giustizia ed in più non ci ho mica scritto in faccia Jo-Condor (giocondo). Vorrei pure che ricordaste che chi offende me, o almeno quella parte di me che è donna, offende tutte le donne anche se uso questo spazio per esternare il mio pensiero pornodidattico, non accettato dalle masse perché diverso, perché se fonda un partito mette nel suo programma 1 solo punto, perchè quando si parla di chiusura delle fabbriche invita tutti i connazionali a comprare esclusivamente prodotti tajani e lo fa in prima persona dandone l'esempio alla nazione ed al bobbolo tutto. 

nel frattempo c'è sempre qualcuno/a che trama alle Vostre spalle, state sempre allertati  

3 ott 2013

La teleconme

Chi è che si è arricchito dalla vicenda tutta tajana della ditta riportata nel titolo?
Del parco buoi di cui da ragazzo ho sempre fatto parte, solo coloro che aderirono alla prima opa quella di cola&company che se ben ricordo comprò le azioni a 12,50 mentre i risparmiatori magari le avevano pagate sui 3 o 4 euri, per il resto lo potete solo immaginare, perchè indubbiamente controllando nelle scritture contabili risulta che tutto è al suo giusto posto, vendite, appalti, consulenze, stipendi manageriali, etc... salvo poi riscontrare il peggioramento della situazione economica e patrimoniale della ditta anno dopo anno.
Veder scoppiare la teleconme comunque è tutta goduria: solo a ripensare per quanti anni, grazie ai politici che ci piazzavano 5000 loro simpatizzanti l'anno (se non ricordo male una volta il partito delle mani pulite fece cadere un governo perchè si ritenne frodato nella sua quota parte), per quanti anni, dicevo, hanno tenuto la nostra amata patria nel buio dell'ignoranza impedendo i collegamenti remoti tra computers, perché da monopolisti si affittavano le linee dati fisse o ad ore a prezzi esorbitanti, cosiccome mandavano in fallimento le famiglie con bollette stratosferiche solo perchè le donne di casa passavano ore al telefono a ciacolare, questo dopo la statalizzazione delle varie società, qui a Roma avevamo la TETti, nel corpo unico chiamato sippe che poi diventò teleconme .
Certo che ce ne sono stati di benefici con lo stroncamento del mostro telecom. Oggi il  favoloso bobbolo tajano può a basso costo giocare con i suoi gingilletti elettronici e comunicare e rompere balle a costo zero tutti i giorni sui social network e se qualcuno parla di esuberi, basta ricordargli che con l'apertura del mercato, grazie alle aziende che si sono aggiunte, il totale dei lavoratori nella telefonia si sarà perlomeno triplicato, per cui se un'azienda è mal gestita che se la prendessero coi dirigenti ed i proprietari, i sindacati non contano