25 nov 2021

La continuazione

Sto cercando di educare i nipoti al rispetto per le cose passate, per poi capire chi sarà tra di loro il più adatto a ricevere in regalo oggetti come quello in figura, di scarso valore venale, ma di tanto valore aggiuntivo alla formazione ed alla crescita dell'individuo.
Lì dentro ci sono 3 orologi, uno di mio padre, uno di mio suocero ed il terzo del padre di mio suocero. Orologi perfettamente funzionanti perché una volta erano oggetti che duravano una vita ed erano facilmente riparabili in caso di guasti. Ogni tanto li prendo, li ricarico per farli funzionare  e mantenerli vivi, immaginando nella mente l'atto dei rispettivi proprietari nel farlo, anche se il più vecchio appartenne nell'800 ad una persona che ho potuto conoscere solo in fotografia, una persona molto dinamica credo, in quanto come mestiere faceva il macchinista dei treni e l'orologio dietro è marcato FS e riporta un numero di matricola a sei cifre, probabilmente la matricola della persona a cui era stato donato per esser certi di arrivare sempre in orario nelle varie stazioni giornaliere. Dei miei orologi invece non c'è traccia alcuna, nemmeno quello che mi regalarono alla prima comunione. L'unico di un certo valore lo regalai al mio figliolo quando me ne andai in pensione, a me non serviva più, di certo non era adatto alle mie future frequentazioni e tutt'oggi porto orologetti cinesi da 5 euro dai numeri molto grandi e le lancette ben visibili da poter esser consultati senza l'ausilio degli occhiali e di certo non posso metterne nessuno nella teca per continuare la tradizione, tanto ormai siamo nella società dei consumi e di orologi nell'arco di una vita se ne usano a iosa, peccato per quello della prima comunione, un vero peccato, era un Avia sempre a carica manuale che mi andò smarrito o, meglio, rubato, nei tanti traslochi fatti nei primi anni di matrimonio.   

18 nov 2021

Meglio intervenire spiritualmente

Nonostante tutte le segnalazioni degli instancabili giornalisti pronti solo a segnalare i problemi ma non a battersi fino alla loro soluzione, come le jene, striscia, mario giordano, report, etc. c'è ancora tanta stampa seria, che si commuove con questo scoop e altrettanti seri e_lettori che si saranno indignati per uno o due giorni nell'apprendere la vicenda.
Ecco, NOI del partito degli under 70.000 queste cose le risolviamo con i campi lavoro dove si differenzia la spazzatura e si guadagnano soldini con cui ripagare i danni fatti, ma visto che NOI contiamo meno di un cazzo anzianotto, allora questa volta abbiamo deciso di affrontare spiritualmente la vicenda e qui in convento, a Velletri, ogni giorno dedichiamo più di un'ora all'invocazione spirituale:
"che i danni procurati, materiali e immateriali, che il dolore causato a quella povera indifesa anziana persona, ricadano sulla testa di tutti i caporioni addetti alla distribuzione, sui loro selezionatori che interessati accorrono ogni 5 anni a dar loro sostegno, sui grandi communicatori, sugli officianti evasori fiscali e che sia almeno fino alla terza generazione".
Per fortuna poi che l'anziano ha subito ingaggiato un avvocato e con spese e tempi abbreviati, con bolli e marche da bollo in un mesetto è tornato nella sua dimora, il bene primario dei mortidifame, grazie al clamore suscitato ed all'intervento dei vari media che campano alla grande su queste vicende thajathane e anche meglio degli avvocati che si scrivono le leggi ad hoc.  NOI del partito degli under 70.000, abituati a risolvere alla radice ogni problema, ci rendiamo conto che ormai è finita, cose del genere non vengono neanche menzionate nei telegiornali in cui invece ancora si parla della vicenda del ragazzo egiziano incarcerato nella sua nazione a cui vorremmo esportare la nostra democrazia e giudicare i comportamenti dei suoi attuali caporioni addetti alla loro di distribuzione. 
Il bravo Mario Giordano ha proposto la legge riportata in alto a sinistra, ma è inutile che la cerchiate con google, io ho dovuto fotografarla nello streaming della sua trasmissione del 9 novembre scorso, presto nessuno ne parlerà più perché altrimenti tutti gli addetti alla elargizione della justicia thajathana avrebbero poco da magnare da queste belle vicende, così sarà bene per il futuro preoccuparci solo degli spiriti distillati e imbottigliati o anime se si preferisce.

11 nov 2021

Zitti zitti, quatti quatti

Anche quest'anno, zitti zitti, quatti quatti, semo arivati a Novembre, er mese dei morti alla faccia dei cojoncelli che pur de fa caciara se fanno convince a comprà le zucche gialle, sì, quelle rotonne, che qui da nojos, in thaja, nun le cortivava nessuno neanche quelli che piantavano quelle oblunghe per ricavarci i semi da trasformare, a Roma, in "bruscolini". Quante occasioni sportive si trasformavano in piacevoli opportunità per consumare bruscolini, arachidi, fusaje e poi cor tempo altre porcherie importate, tipo i pop corn caldi caldi appena spadellati.
Con Novembre arriva il freddo, anche se ufficialmente l'inverno inizia solo a Natale, però c'è sempre l'opportunità di S.Martino e della sua estate da festeggiare con un bicchier di vino nuovo, magari nella vecchia cantina di nonno in mezzo alle botti ed all'odor dei tini e poi con la mente viaggiare a ritroso in mezzo a loro, i nostri cari defunti. Quando morì mamma, ricordo che ogni anno che passava, a luglio, pensavo è passato un anno e poi ne son passati due e così via finché la mente si manteneva sveglia ed era facile ricordare. Oggi invece debbo concentrarmi e fare i calcoli ed a novembre è d'obbligo, ce lo hanno insegnato loro, i nostri morti, quando ancora si usava riconoscersi in una razza, una nazione con i suoi usi e costumi, le sue bojate. Così mi rendo conto che ne son passati più di 13 di anni e con lei, nello stesso anno, se ne andarono pure una sua sorella ed un suo fratello un po' più giovani che mi corre l'obbligo di ricordare così come da loro imparato. Nel frattempo ho vangato il terreno dove a dicembre pianterò le fave, le devo piantare tardi perché col clima attuale, una gelata a febbraio o marzo me le butterebbe tutte a terra così ho dovuto adattarmi al nuovo clima per coltivare all'aperto, senza alcuna serra e poter godere a maggio di qualche picnic con fave, pecorino e vino solo tra parenti stretti senza greenpasse . 

4 nov 2021

I rapinatori importati

Co’ tutte le opportunità che ci sono oggi qui, da nojos, in thaja, questi ritardati vanno ancora a fà le rapine co’ le pistolette scacciacani casa per casa. Ma perché, una volta giunti qui da nojos nei vari centri di accoglienza non gli fanno dei corsi su cosa vedere in tv ogni sera, perchè non gli fanno guardare le trasmissioni come le jene, o mario giordano che illustrano come campano alla grande i delinquenti con lo stato che fa loro da palo.
Questo grande stato che quest’anno mi ha sequestrato il mio glorioso fucile da caccia comprato negli states per far comitiva e far finta di  acchiappare i cervi maschi, quelli con le corna (alle femmine era vietato sparare) che tenevo da 40 anni nell’armadio, mettendomi un sacco di visite e burocrazia per farmene liberare.
Eh bravo questo stato che ha abolito l’obbligo del passaporto per chi desidera venire a risiedere qui, tanto poi loro, i caporioni, hanno tutti le scorte e l’elicottero per raggiungere i comparucci che campano alla grande sur gobbo dei contribuenti. Nessun comunicatore si esprime su queste situazioni e dopo un paio di giorni l'avvenimento passa nel dimenticatoio, perché non sempre accade la cosa giusta in quanto la giustizia terrena non è infallibile.
In carcere ci costano 300 - 400 euri al giorno A NOI contribuenti e poi il carcere non è rieducativo, ecco perché i delinquentelli dopo un par di giorni te li ritrovi di nuovo in strada o sottocasa se sanno che sei vulnerabile ed è per questo che NOI del partito degli under 70.000 decidemmo di creare i campi lavoro. 
Così, mentre una vorta er mejo mestiere era quello der prete, oggi è superato, meglio farsi profughi, già non si parla più degli afgani, di cui NOI qui a Velletri potremmo ospitarne la componente femminile e completare il miglior pensiero Zen di sempre con mangio quando ho fame, dormo quando ho sonno, scopo quando mi va e se non mi va di penetrare allora mi sacrifico leccando ed aspirando, perché ci tengo al benessere fisico dei miei benefattori.