25 giu 2008

Sdoganato

Finita la quarantena, er bobbolo ormai lo ha scisso dalla sua veste antica ed er Capezzolone può essere riaffacciato dagli schermi televisivi tajani. Chissà perchè era stato oscurato, ma ora, messa la testa a posto, con la sua vocina suadente il bel faccione angiolesco (in mezzo a tanti culi parlanti) può fornire il suo bel contributo all'educazione del bobbolo tajano.
Mi ha fatto piacere vedere il suo ritorno nei TG, per ora brevi apparizioni, ma  certamente incrementerà nel futuro.
Soldi ben investiti per i suoi studi dai suoi genitori,  che senz'altro ne andranno fieri e lo additeranno come esempio da seguire a tutti questi poveri giovani  sbandati e  dispersi nei meandri universitari.
Questa è la taja che conta: un bel visino, tante belle chiacchiere, mettere la testa a posto, orientarsi a favore di vento, essere pronti a tutto e soprattutto imparare come poter recuperare 2 bei pompini da una mezza noiosissima domenica all'ikea (il famoso doppio pompino ikea) .

22 giu 2008

Er bove e l'asino

Uno dice che l’altro e la sua razza hanno creato un buco di 10 miliardi. L’altro, risentito, replica che  nei tempi andati il primo avesse determinato con la sua costante dedizione al benessere pubblico un ammanco di 30 miliardi.


Nessuno dei due propone qualcosa per ovviare che tutto ciò possa ripetersi in futuro.            


E er bobbolo? Er bobbolo se erudisce cor matrimonio der giorno, lo pija in culo e nun sapenno che fà gioca coppe (in dubbis, coppis).                     

DRIZZONE

         Mestiere antico, le cui origini si perdono ormai nella notte dei tempi. Riservato all’esteta, che nei primi agglomerati umani, disdegnava vedere cose pendule. Con scrupolo professionale, prontamente interveniva a drizzare il solito cazzone del villaggio, risollevandone prontamente il morale.
Per l’intera durata della sua vita esercitava la professione, partendo come apprendista drizzino, poi drizzetto, quindi drizzo per accedere nel tempo, dopo superamento di regolare concorso, nel ruolo definitivo di drizzone. Nei rari casi di assenteismo, non poteva essere cacciato a furor di popolo, ma per toglierselo dai coglioni veniva promosso nel ruolo dei drixxari riservato alla cura dei cazzari, abbondantissimi tra le classe superiori della specie umana in costante evoluzione.

16 giu 2008

libera nos domine

Er duce comanna, er re obbedisce, er papa benedisce....
gesù cristo mio, quando fernisce....
ah, dimenticavo... forza Romania...., illuminali!  Damme armeno sta soddisfazione...
105 milioni di euri (210 miliardi di vecchie lirette) er contrbuto RAI (noi citttadini tajani) alla saga della pelota e poi dice che nun arrivamo alla fin der mese, ma nnamo tutti a pijjaccerla nder culo bobbolo de pecoroni.
A proposito non venite più a piagne che ve mancano li asili nido od altro eh!

12 giu 2008

Assenteismo forzato (il prolungamento)

Leggendo sul giornale di stamani di quel poliziotto reintegrato dai giudici sul posto di lavoro, nonostante fosse stato beccato a sciare mentre risultava certificato in malattia, mi è tornato  in mente un aneddoto della mia gioventù. La barca andava, le lirette si stampavano quotidianamente ed il bobbolo tajano, me compreso, aveva cominciato a farsi la settimana bianca.  Nel mio gruppo di amici c'erano anche gli impiegati statali e quello che mi infastidiva era che tutti loro facevano la settimana bianca dandosi malati. Anzi per loro era un peccato sprecare le ferie per andare a sciare una settimana.
Un anno una di loro, mia cara amica, sciando si ruppe una gamba e così fu costretta a prolungare la malattia.
Tutt'oggi ne porto memoria.

9 giu 2008

Grandi aspettative

Tutto il bobbolo tajota  è in fervida attesa dei grandi eventi, largamente promessi dal grande imbonitore e capaci di mutare i destini di un grande bobbolo.
Nessuno dei caporioni ha il coraggio di rivelare lo scenario che sarà determinato dalla mancanza di petrolio a basso prezzo e che piano piano comincia a delinearsi.
Nessun paragone è possibile tra questo bobbolo perennemente col cellulare in mano ed i nostri nonni contadini che si spezzavano la schiena sui campi.
Quanto orgoglio italico nei loro occhi  quando, ben catechizzati dai loro imbonitori, cantavano:

Er neguse  da piccolo faceva er  muratoreeee,
mancannoje la carce, cacava sur mattoneeee.....
Er neguse da piccolo faceva l'aviatoreeee,
mancandoje benzina, pisciava nder motoree....
bomba c'è aritirete ca fai bè!

6 giu 2008

Condoglianze

Sentite condoglianze ed un fraterno abbraccio ai famigliari della persona onesta trucidata dai camorristi.
Quattro delinquenti che con 500.00 euri possono comprarsi la vita di una persona.
Ma è mai possibile che uno stato ricco come il nostro non sappia combattere questi pezzenti con le loro stesse armi: per ogni onesto ucciso 10 delinquenti debbono essere trucidati (possiamo pur spendere 5000,00 euri delle nostre tasse). I nomi si conoscono, gli esattori che vanno in giro a riscuotere i pizzi sono tutti fotografati e debbono essere trucidati con le loro mogli e figli.
In un paio di mesi il fenomeno sparirebbe ed il sud tornerebbe alla normalità (ma è poi questo che si desidera??)

5 giu 2008

Mestieri umani

Di mestieri curiosi ce ne sono tanti, tutti inventati dalla razza umana e fino a ieri pensavo che quello superiore a tutti fosse il dentista che come si sa mangia molto bene con i denti altrui. Oggi però penso che il primo posto vada a questa genia che campa molto bene con la fame altrui. Sono anni ormai che belli grassi chiacchierano, chiacchierano e poi stanchi di chiacchierare si rifocillano nei vari ristoranti romani, senza che nessuno di loro abbia il coraggio di esplicitare:
più Voi mandate aiuti, più loro scopano ed aumentano di numero e quindi più Voi DOVETE aumentare gli aiuti e Noi aumentare il numero di addetti (belli lisci e grassi) a governare il processo.
Non sarebbe ora di farla finita co ste prese per il culo?? Se aiuti ci devono essere, che siano rivolti solo al controllo demografico. Questa palla di merda che ruota nello spazio infinito non può di certo sopportare un numero infinito di esseri umani intenti solo a depredarla delle sue risorse