27 gen 2022

Ringraziamenti

Care ragazze, cari ragazzi, un piccolo grazie a Voi per le vostre insistenze e scusatemi se non lo faccio singolarmente, ma le mail ricevute sono così tante che preferisco farlo in maniera pubblica per non tralasciare alcun di Voi.
Non posso accettare il Vostro invito a candidarmi e non ho potuto insistere nemmeno col nostro amato prof. Ciompi, che fortunatamente ancora resiste in carne ed ossa, ma è completamente andato intellettualmente come in genere accade agli ultraottantenni.
Il mio rifiuto invece non dipende dall'età che ancora non è così influente nell'intelletto se non fosse per qualche saltuario vuoto di memoria, ben controllato dall'intelligenza ridotta, ma sempre superiore alla media universale per via delle staminali.  Il mio rifiuto è di ragioni prettamente economiche, perché qualora fossi scelto per la reggenza della barra del timone di certo non potrei rinunciare, come i migliori, alla ricompensa stabilita per la posizione, anche se nel mio caso si tratterebbe di quei miseri 70.000 che concediamo al timoniere maximo. Non potrei assolutamente rifiutare perché son da sempre circondato da miseri mortidifame: la moglie consumatrice compulsiva, i figli con la panda, i nipoti con l'ultimo modello di cellulare, gli amici al bar, etc. che mi si rivolterebbero tutti contro rendendomi meno gioiosa se non impossibile la mia già misera esistenza. 
Per questo non ci sarà mai la mia candidatura, perché non potrei sopravvivere al pensiero di dover scambiare una missione per me, così alta e prestigiosa e di per se già auto_compensante, con un venale bonifico mensile da girare come sempre ai miei più stretti vicini.      

 


20 gen 2022

Non voglio il funerale di stato

Care ragazze, cari ragazzi, gli anni passano e ultimamente hanno ridotto di molto gli stimoli per noi umani di una certa e consolidata, così oggi mi tocca anticipare di ben 4 anni l'argomento  trattato nel 2010 e poi nel 2018, perché vorrei che fosse ben chiaro a tutti Voi che non avendoVi trasmesso nulla in pensieri, parole, donazioni e lanci di stampelle dall'alto delle barricate non dovete assolutamente battervi per un misero funerale di stato nei miei riguardi e neanche per intestazioni di strade, piazze o eventuali targhe nei luoghi che mi ospitarono. Non merito neanche l'intestazione di un vicolo cieco, quantunque "Vicolo Fracatz" avrebbe una certa assonanza se oltre che cieco fosse anche buio e senza luce pubblica notturna, però non lo merito, da cieco egoista, Vi ricordo che tenni tutta per me la penna dell'uccello grifone. Risparmiate pure i fiori, e consolatevi con qualche opera di bene però sempre verso altri miseri silenti contribuenti del nostro stampo. La mia vita è scorsa normale, ordinaria, anche se per aver trattato  gli affari degli altri meglio dei miei, alla fine, dovetti autoflagellarvi col mio partito degli under 70.000, però non voglio assolutamente flagellare tutti con una settimana di commemorazioni pubbliche su tutti i canali televisivi, perché mi rendo conto di essere un perfetto sconosciuto per la maggioranza del bobbolo e non venite a dirmi che con la trasformazione della reggia dei Papi nella reggia del papi ci avrei quatambiato in notorietà .
Lasciatemi tranquillamente andare, come da me richiesto , ma intanto continuiamo pure a trastullarci qui nel virtuale finché salute ci assiste.
Amen     
 


13 gen 2022

NON hanno stroncato er Mario, Mario è vivo

 Non  hanno ammazzato er Mario, ma Mario è vivoo oh, ooh......
 Non hanno stroncato er Mario, troppo  populista per i suoi benefattori, ma quale populista si nun annava nimmeno in bicicletta, dico io.
 Son stato tanto contento nel rivedere il Mario martedì a sera, dopo tutte le chiacchiere, su chi voleva stroncarlo è prevalso il business sui dati d'ascolto della sua trasmissione.  
Ciao Mario, grazie per tutto il lavoro che fai per mostrare al bobbolo, nelle ore notturne quando i bimbi ed i lavoratori dormono, come ormai la legge der Menga regni sovrana per i mortidifame inconsapevoli della loro posizione di under, under, under 70.000.
Ci hai fatto un po' trepidare quando ti sospesero la trasmissione con la scusa che si avvicinava il santo Natale e i mortidifame dovevano smetterla di agitarsi, per non fare gli interessi di coloro che con la legge der Menga si trovano dalla parte giusta qui da nojos, in thaja.
Peccato però Mario che non possiedi una tua TV e ti tocca invitare persone al comando della nazione che conosciamo troppo bene e già si alternarono ai bottoni negli ultimi 20 anni per portarci al degrado attuale mentre loro si compravano le macchine blu maserati, perché persone con le tue idee potrebbero invertire il corso di imbarbarimento preso dalla nostra patria, anche se per il fallimento economico non ci sarebbe stata comunque alcuna speranza, il fallimento è inevitabile.
Molto bella la tua proposta di legge che i caporioni vogliono far passare come populista in quanto elimina tanta burocrazia e spese per i parassiti sociali, quando invece con la tua legge, che ci reinserirebbe tra i popoli civili, sarebbero proprio i veri mortidifame a trarne vantaggio, come in Australia dove i proprietari che non ricevono il fitto possono riavere libera la loro casa senza spese in 20 giorni e quindi non chiedono alcuna garanzia affittando la casa a chiunque, senza chiedere spese aggiuntive per fidejussioni, assicurazioni o persone garanti con proprietà immobiliari.
Certo con una TV tutta tua sarebbe stata tutta n'antra cosa, ma così, lo capischi da te, i nostri caporioni, dell'australia ce fanno vedé che bloccheno i no-vairus miliardari e allora A NOI, mortidefame, ce toccherà, come sempre, accuntentacce de le tue chiachiere e dei vaneggiamenti del partito degli under 70.000 con i suoi campi lavoro in cui rinchiudere tutti i mascalzoni nullatenenti agli occhi del fisco. 
Ciao Mario, continua accussì che fai tanta audience e armeno er tuo de lavoro è al sicuro.
 

7 gen 2022

Ricominciamo 2022

Piano piano, pacatamente, come piace A NOI, anche quest'anno abbiamo ripiegato il nostro alberello, incartato le palle e i 5 pupazzetti del presepe ed abbiamo riposto il tutto in cantina per ripresentarlo il prossimo anno, sperando sempre di esserci e sì, perchè anche noi qui in convento, pur supportati da quella tenue fiammella  spirituale che ci prospetta qualcosa di migliore, siamo terribilmente attaccati a questo nostro tristo sacco.
Voglio ringraziare tutti Voi vecchi e nuovi passanti che avete lasciato un augurio di speranza sotto il mio alberello e spero di ritrovarceli il prossimo anno, anche se, specie per i più giovani sarei felice di sapervi volati via dal web perché impegnati in cose più importanti per la vostra vita od addirittura alle prese con la frustrazione del menage di coppia e diventare genitori.

Duro è il mestiere di genitori, la vita di coppia, duri i sacrifici per chi vive di lavoro, ma è una sfida che abbiamo ereditato geneticamente a dispetto delle varie mode egoisticamente imposte dai media.
Auguro a tutti salute, benessere e serenità interiore:
pronti a ricominciare allora? 
Via, si riparte anche virtualmente.