Mestiere antico, le cui origini si perdono ormai nella notte dei tempi. Riservato all’esteta, che nei primi agglomerati umani, disdegnava vedere cose pendule. Con scrupolo professionale, prontamente interveniva a drizzare il solito cazzone del villaggio, risollevandone prontamente il morale.
Per l’intera durata della sua vita esercitava la professione, partendo come apprendista drizzino, poi drizzetto, quindi drizzo per accedere nel tempo, dopo superamento di regolare concorso, nel ruolo definitivo di drizzone. Nei rari casi di assenteismo, non poteva essere cacciato a furor di popolo, ma per toglierselo dai coglioni veniva promosso nel ruolo dei drixxari riservato alla cura dei cazzari, abbondantissimi tra le classe superiori della specie umana in costante evoluzione.
22 giu 2008
DRIZZONE
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