amo le femmine diciottenni, paffutelle, dagli occhi ridenti e non truccati, anche in leggero sovrappeso se slanciate, così piene di allegria, gioviali, speranzose, ancora generose nei loro slanci e nei loro affetti, desiderose di esperienze nella loro esplorazione del mondo maschile
Mi faccio schifo!
Mi faccio schifo!
Mi faccio schifo!
ora che l'ho detto posso derogare ed arrivare diciamo fino alle trentenni, ma non oltre, oltre proprio non si può, occorre rientrare nei ranghi, indossare le proprie maschere ed allora, per sempre evviva Claudia, la femmina più bella della spiaggia in questa calda lunga estate 2013
Contrordine compagni, mi sono riappropriata della mia vita, dei miei sentimenti, delle mie speranze nel futuro, ma, invece che in un altro blogghettino, questa volta ho messo il mio bel visino qui dove posso esprimere liberamente tutta me stessa e dove non esistono persone malvagie, invidiose che anonimamente ti riempiono di male parole, sicure di passarla liscia, ora posso dialogare con gente vera e in caso di divergenze affrontarci liberamente nel modo che più amiamo. Ho deciso però di riprendere anche questa mia seconda personalità per quando mi viene il desiderio di parlare di cose serie e far valere la mia autorevolezza faticosamente guadagnata negli anni. Lo so che era una buona occasione per farla finita, che poi è scontato che è meglio morire da piccoli nello splendore degli anni, ma il calore delle Vostre e_mail, delle centinaia di commenti disinteressati e la vostra vicinanza mi hanno convinta, ho messo il cuore in pace e da aliena che volevo restare, rientro in questi faticosi panni maschili e continuo il mio cammino verso la meta, non so se assumere un mio nuovo segno da re-intronato o mantenere il vecchio da emerito che vi metto qui a sinistra per accontentare quei curiosi che volevano conoscerne i dettagli.
u'lassai, u'lassai, u'lassai e mene annai... ma poi a Jerzu arritornai.... c'arripensaiiiiiii c'arripensaiii
Niente aquiloni nell'aria anche se il vu'cumprà da solo ne tiene undici, non fanno più sognare, neanche i più piccoli, ognuno si stringe il proprio gingilletto elettronico al petto ed è per questo, per sopravvivere, che anche noi ci siamo aggiornati, abbiamo dato tutto il nostro meglio ed alla Beppe ne abbiamo ricevuto in cambio maialini, pecore stanche di vivere e centinaia di caciotte per non parlare delle taniche di bumba casereccia a casa di Giancarlo, tanto utile nelle freddi notti invernali.
Un piccolo omaggio ad una terra generosa ed ineguagliabile, destinata anch'essa ad essere spazzata via dalla globalizzazione
solo per i cultori che da anni trepidanti seguono i miei linki