Quello che più non mi convince poi è la sua buona fede, in quanto nel primo round si sarebbe accontentato di 300 mila da devolvere tutti in beneficienza specialmente alla croce rossa che allieva le disgrazie dei miseri sul ridente suolo, mentre nel secondo round ed inspecie dopo la sentenza della gloriosa corte europea ne ha richiesti 600 mila e non intende rinunciare.
Certo sembra impossibile che chi controlla il territorio non si accorga di certe situazioni, con don ciccio non succederebbe e agli onesti contribuenti residenti sul gioioso suolo sembrerebbe quasi che ci sia una certa complicità per consentire codeste espressioni artistiche scaturite dalle menti più dotate. Qui a Roma d'estate le possiamo anche vivere specialmente abitando in periferia e con il caldo e con le finestre aperte sopportare quel bum bum bum lontano ma così insistente da impedirti il riposo e fomentarti il ragionar funesto.
Sequestro apparecchiature, sequestro veicoli e loro vendita all'asta, campo lavoro per chi sta sul palco potrebbero servire, ma forse la legge der Menga è la migliore soluzione, incularne uno per non scontentarne 10.000 è più razionale, anche se di questo passo poi non si sa mai cosa potrebbe accadere in futuro, qualora dovessero venir a mancare i fondamentali, tipo il pane, la pasta, qualche salciccia e gli spinelli per i più estroversi.