8 ott 2007
Scale sociali
Continua la ballata dei vari personaggi mediatici sugli stipendi degli operai, definiti da tutti i più bassi in Europa, tanto da far scendere in campo a sparar cazzate anche colui che li remunera. Vorrei che chi ha più visibilità mediatica rassicurasse i nostri alleati europei ed amici americani che qui da noi le cose non vanno poi così male per tutti e che la torta c'è ed è sempre consistente. Se per gli operai restano le briciole, possiamo vantare le più grandi fette mondiali ai vari manager dell'industria, ai politici locali ed europei ed a tutto il loro sottomondo, agli anchorman, ai giornalisti, ai metereologhi, ai prof universitari, ai giudici, ai militari, ai professionisti, ai baroni della medicina, ai pensionati senza titolo (senza versamenti), ai petrolieri, ai banchieri, ai grossisti, ai grassatori, ai maghi, ai calciatori, alle veline, agli uomini di spettacolo e giù giù per la scala sociale fino ad arrivare ai preti ed ai loro leccaculi che ne comprano i voti. Guai a chi non capisce che ogni nazione ha la propria scala sociale e dal basso vorrebbe capovolgerla, nell'era globale farebbe prima a scegliersi la nazione più adatta ai propri sentimenti e trasferircisi.
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2 commenti:
Sì, già, certo. Tutti pensano sempre solo agli operai. A una laureata che cambia 4 lavori all'anno per guadagnare la metà del suo compagno (operaio) non pensa nessuno. Noi non valiamo niente. Intanto l'operaio ha ferie, malattie, straordinari, 13a, 14a... e un posto sicuro.
Spiacente per la situazione che quasi quasi ti spinge ad invidiare gli ultimi nella scala sociale. Gente che sostiene il peso della nazione e patisce il caldo d'estate ed il freddo l'inverno pagando ogni anno il più alto tributo di vite umane alla faccia di coloro che dicono di professare attività rischiose.
Auguri per il futuro ed in bocca al lupo per i prossimi colloqui professionali.
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