Rubo questo motto, attribuito dai media tajoti, ad un noto finanziere cicciottello con l'hobby di odontotecnico, poi caduto in disgrazia per qualcosa che al bobbolo non è concesso sapere ed ospitato per breve periodo nelle patrie galere sempre a spese del bobbolo, tanto per ricordargli chi sono i padroni e chi i servi.
Molti , appartenenti al ruolo in questione amano però presentarsi al bobbolo con altre vesti:
chi come robin-hood decide autonomamente chi sono i ladri e quali siano le attività lecite e quali non (dimenticando che una volta era lo stato il possessore al 100% di dette attività);
chi grasso di agi e cibi, invita gli altri a provvedere ai miseri;
chi predica Kioto e viaggia in blindati, elicotteri ed AC persino in barca;
chi dedica latte in polvere speciali per i nostri figli al costo doppio rispetto che in Europa;
chi vende super cellulari a 500 euri, quando in Giappone si limita a venderli a 200;
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ma li mejo so quelli che continuano ad affacciarsi al video per comunicare al bobbolo che gli stipendi tajani sono fermi da 15 anni, omettendo di specificare che i loro invece nel frattempo sono decuplicati.
Se l'ENI, l'ENEL, le banche, le assicurazioni, mediset, e via via tutti i soggetti che fanno buoni affari in itaja, sono tornate ad essere strategiche per il paese, basterebbe che lo stato tornasse a ri-nazionalizzarle come faceva ai tempi belli o no?
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