Quello che possiamo dire, dall'alto delle proprie personali esperienze è che l'emisfero delle donne è costituito da un 90% di esseri portatrici dell'organo che tanta presa ha su tutti noi maschioni, coadiuvate solo da un 10% di femmine conclamate.
Non è che tutto il 90% siano gatte morte ed il restante 10%, le femmine, oche giulive, noooo, si tratta proprio di conformazione ormonale, di dna. Alcune fighe di legno a volte si sono schierate dall'altra parte, ma solo per curiosità stimolata dalle confidenze delle loro amiche.
Alcune si perdono nelle cure domestiche, altre curano la loro carriera lavorativa, molte, schiave dei consumi e facili prede degli scaltri comunicatori pubblicitari passano da un parrucchiere all'altro e, vittime dello shopping compulsivo, da un negozio all'altro, capaci di occupare con i loro oggetti tutti gli spazi della casa, mai soddisfatte del risultato, ti riempiono la doccia familiare di bocce, boccette e boccettine, per passare poi dopo la menopausa ad occupare tutti i posti disponibili nelle wait list sanitarie tra un esame transvaginale, una mammografia, una colonscopia, una risonanza e controlli periodici su tutte le funzionalità dell'organismo, cervello escluso, costringendo così i lavoratori a pagarsi la visita specialistica con grande rammarico del nostro amato premier.
Il restante 10% che possiamo definire femmine, molto difficili da conquistare dal marketing delle varie mode, hanno così il privilegio di dividersi la platea affamata dei maschi creati per l'impollinazione e pertanto il loro scenario relazionale sarà pari a 10 volte quello di qualsiasi maschio single, ma anche coniugato che dedica il suo tempo libero alla ricerca della sua vaginetta quotidiana, diciamo che se un maschio nella sua vita avrà avuto 30 relazioni diverse, loro almeno 300 se rimaste nubili. Per quanto riguarda il femminicidio entrambe sono parimenti esposte, le une per l'odio che seminano e le altre per il troppo amore che rende poi difficile il distacco dei loro partner.
Va bene gli ormoni, il dna, però con un poco di sforzo si potrebbe gestire la cosa, un minimo di generosità come fanno gli esseri umani che hanno in tasca sempre una manciata di spiccioli da distribuire ai derelitti appagandosi solo di quello sguardo di riconoscenza che traspare nella transazione e che li ripaga di tutte le amarezze della loro misera esistenza quotidiana.
uno dei tanti consumi che non si fanno mancare le nostre amate legnosette
9 commenti:
tutta sta rampogna per dire che, sei in astinenza...
devo dire a mio marito che lui potrebbe essere un valido rampologo...gli basta un tocco per capire tutto.Infatti mi ha sposata ;P
beato a lllluuuiii
Si di legno, ma di che albero?
albero di fico, of course, non quello nella foto
E sei ancora ottimista....
(Bello post per tutti noi lettori)
Ovvio che sono legnose, con tutti sti zerbini e bisex che ci sono in giro cosa potrebbero diventare?
ci sono anche un sacco di delinquenti in giro, magari con la pastiglietta in tasca da usare nelle discoteche, con le meno esperte, con quelle che stanno sperimentando
bah, speriamo bene
a Frà, con quattro spennellate hai fatto un ritratto d'artista. da vero consulente umanitario globale. ma hai cambiato la definizione introduttoria ? introibit domine
ma cazzarola che so' tutti sti posti de blocco sui commenti ?
Albero di fighe d'india
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