Auguri a tutti voi ed ai vostri cari, animali inclusi, purchè piccoli e graziosi.
Che il nuovo anno possa vedere il coronamento dei vostri sogni leciti e non.
p.s. Resistete, sono solo dieci giorni e poi arrivo io

Dare sempre la giusta valenza alla propria personalità, pesarla: lascio il MIO biglietto elimina code ad una bella ragazza appena arrivata perché ho cose urgenti da fare altrove e non voglio che il MIO biglietto vada perduto, oppure ne prendo tre e poi li distribuisco in modo accorto tra chi arriva per farmi apprezzare, riconoscere o prima di andarmene li lascio sopra la macchinetta elimina code che li distribuisce, perché son conscio del mio operato, del mio intenso amore verso il prossimo e sicuro del mio rispetto per il codice di comportamento thajathano. Ma perché al ristorante continui a prenderti la bistecca o la tagliata, quando fanno dei magnifici piatti a base di baccalà? Ma perché il baccalà era il cibo dei poveri, degli orfanelli e mi ricorda l'estati della mia primissima infanzia, quando mamma ci mandava dalle suore ed il baccalà in umido, sicuro al venerdì per via dell'astinenza poi veniva replicato almeno un'altra volta in settimana. Per quanto riguarda il pesce sono abituato male, mi piacciono solo i pesci per me buoni: la cernia, l'aragosta, la spigola o l'orata non d'allevamento, la fritturina appena pescata o per ripiego la ricciola o le alicette spinate, infarinate e fritte, e il baccalà non rientra nei miei desideri anche se il prezzo lo ha nobilitato. Non seguo le mode, non compro 2 castagne per un misero euro, nel mio immaginario purtroppo son sempre cibo per poveri. Per finire, tenete presente nel segreto dell'urna, che la lega è contro il bio-testamento, perché non offre opportunità magnereccie agli adepti in un paese perfetto dove tutto è regolato e stabilito per legge, persino quale cose possono essere appese in camera da letto e dove sarebbe ora, con un piccolo sforzo legislativo, di spostare la capitale e tutti i suoi intrallazzamenti in padania a mo' di compensazione per la pazienza dei suoi contribuenti, ma per le ambasciate sarà bene pensarci ancora un po'.
Basta, facciamola finita con questa remissività, con questi atteggiamenti gentili scaturiti da un'educazione repressiva, troppo altruista e sensibile al volgere dell'altra guancia. Basta, bisogna saper reagire, mettere le prepotenti e le squilibrate di fronte alla loro misera realtà anche se con le malattie mentali si hanno poche speranze. Non è possibile che chi è stato privilegiato dalla natura con qualche dono che lo pone di un gradino al di sopra della massa informe degli altri componenti del genere umano, poi debba essere oggetto continuo delle attenzioni meramente sessuali dell'altro genere! Fin da bimbetto ricordo di essere stato stolkerato e per fortuna che mia madre da brava cristiana, nonostante il tipo di educazione impartita, mi aveva proibito assolutamente, pena la dannazione eterna, di accettare caramelle dagli sconosciuti. In seguito la cosa più sconcertante fu la scoperta della sessualità e con essa la malizia dell'altro genere e per fortuna che ai miei tempi le classi scolastiche erano rigorosamente suddivise in maschili e femminili, però le insegnanti son sempre state in maggioranza donne, quindi gli amoreggiamenti innocenti e virtuali con la solita percentuale del 10% di loro. Ricordo ancora la prof di matematica all'istituto, la signora Zecca di cui eravamo tutti innammorati. Delle insegnanti di francese, allora si studiava il francese perché ancora non c'era il boom tecno, invece non ho un buon ricordo, la Parisi alle medie era totalmente matta, zitella, mi guardava con quegli occhi severi, come a pretendere un'esclusiva, esclusiva che a quell'età è impossibile, mi faceva uscire pazzo, interrogato di continuo, pretendeva la perfezione, mi metteva sempre sette, salvo qualche cinque saltuario quasi a stabilire chi fosse il capo. Mi ridusse al punto che non sapevo più quale atteggiamento tenere, tanto che, nonostante il sette in pagella, mandai mamma a parlarci, io che me la cavavo sempre da solo ed a mamma disse che forse sarebbe stato meglio se mi avesse fatto prendere ripetizioni e che lei era disposta a darle gratis, visto le condizioni economiche della mia famiglia. Mamma risolse la cosa evidenziando la distanza che c'era tra la nostra casa e la sua, almeno un'ora con i mezzi pubblici e prese l'impegno di trovare una persona più vicina di casa. Poi finirono le medie, alle superiori la DeRobertis, zitella, con due gran tettone, ma totalmente isterica e pericolosa perché capace di bocciare per la sua sola materia mi costrinse a strisciare ed umiliarmi. Per finire vi metto il DeRosa, l'ultimo insegnante di francese ormai prossimo alla pensione e mezzo arteriosclerotico che fumava toscani in continuazione e per farlo usciva dall'aula per dieci minuti. Inutile dire che in quei dieci minuti i ragazzi andavano in cattedra, prendevano il registro e si segnavano da soli i voti, chi sette, chi otto, solo io, il solito, non ne approfittavo. Così accadeva che ero l'unico ad essere interrogato e lui ci godeva, mi massacrava, così dovetti ricorrere anch'io agli otto autogestiti. Non ho mai capito se lo facesse apposta ad uscire a fumarsi il sigaro e morirò con questo dubbio atroce: che ci avesse presi tutti per il culo, sentendo avvicinarsi la sua fine terrena? Di certo un risultato lo ha ottenuto, quello di esser ricordato col suo cognome e di sopravvivere così alla sua morte grazie alle menti dei più sensibili.
il quartiere cresce e con esso le linee telefoniche come potete vedere dai moduli aggiunti alla centralina stradale e sorretti da un fil di ferro arrugginito. Per fortuna c'è poco rame da recuperarci quindi questi ampliamenti son poco appetibili ai vari recuperanti che passano col carrellino e poi tra i passanti c'è sempre quello che tiene a cuore le cose degli altri trattandole come fossero sue, come potete vedere in questo caso si è premurato con gli scarsi mezzi presenti sulla strada di mettere a copertura un pezzo di cartone fissato sotto il peso di un grande sasso che ha resistito ormai a tante intemperie, comprese le ultime rovinose grandinate dai chicchi grossi come noci. E vabbé direbbero i vecchi, speriam che duri, speriam che si mantiene, che passi
a nuttata però anche voi dovreste aver capito da tante avvisaglie che non è così, quindi quando vi sollecito a mettere almeno un terzo dei vostri euri in barattoli di vetro e sotterrarli nel terreno riconoscetemi almeno che lo sto facendo per il vostro bene. Se non avete terreni vostri, allora fatelo con i vasi del balcone, l'importante è avere a disposizione un po' di valuta forte quando i tempi saranno più bui.
E' da un pezzo che invece del galoppo mi sono messo al trotto, però mi son reso conto che anche al trotto, quando continui ad arrivare ai mezzi pubblici un attimo dopo che si son chiuse le porte, la delusione che ti invade è sempre distruttiva e ti porta ad inveire anche contro il giorno se hai capito che è uno di quelli maledetti. Allora pensavo finalmente di arrendermi alla vita e mettermi al passo, magari un po' spedito, ché ancora stò abbastanza in equilibrio, tanto ho capito che beccarsi le porte chiuse in faccia è solo questione di fato più o meno generoso che influì a suo tempo nella scelta del censo, del dna. Fato devastante, mai sviato dal suo corso da alcuna pratica educativa che potesse ostacolarlo eppure ne ho avuti di esempi nella vita, specialmente in quella lavorativa: sindacalisti che poi te li ritrovi tra i caporioni consolidati, colleghi pronti ad assassinare la mamma pur di passare al caporalato, colleghe che dopo tante chiacchiere, meeting, presentazioni, al momento in cui occorre rimboccarsi le maniche si prendono la malattia lunga. Insomma correggi il tiro, cerca di farti un po' meglio i cazzi tuoi, questa bella terra continuerà tranquillamente anche senza di te e senza tutti quelli come te, sempre lì nell'ombra a vigilare a produrre a pagare in prima persona per la misera ricompensa di aver compiuto ottimamente il proprio dovere, senza menzione su strade, piazze o libri di storia.
Stravolto dagli eventi negativi che ultimamente hanno colpito il nostro amato, generoso, immaginifico bobbolo, mi accingo a scrivere questo ennesimo pensierino settimanale cosciente di quanto il fato influisca sulle nostre misere vite e pensare che sarebbe bastato un 5 centimetri più in qua e la palla invece di sbattere sul palo sarebbe entrata. Invece la palla è schizzata via e con lei tutti i sogni dell'immaginifico, che poi a pensarci bene, meglio così che esser eliminati agli ottavi magari da una corea qualsiasi, però così, NOI tutti ci abbiamo arrimesso un sacco di soldi a sentire i vari esperti che conoscono intimamente il giro della pelota. Per non parlare poi der pirellone, anche lì il destino è stato avverso facendo cadere la monetina dal lato sbagliato per noi, ma stupendo invece per l'olanda. Ma siam sicuri che la monetina non era truccata?
Che figura! Che figura ragazzi!
C'è chi può, chi capisce e triste invece per chi non vuol capire e si ostina a voler ottenere cose o comportamenti come se le cose qui da nojos andassero nel verso che ognuno di noi si prefigge nella propria mente. C'è un onesto cittadino che voleva vendere la pizza ed ha dovuto ripiegare sul più misero mestiere di scrittore e chi invece conoscendo profondamente il paese in cui vive ed i suoi abitanti, non ha alcun tipo di problema a realizzare i propri sogni, ricevendone plauso, onorificenze e consensi. Per non parlare poi dei disonesti, coloro che risultano nullatenenti, costoro possono permettersi qualsiasi truffa nel campo civile, rischiando nulla, come alcuni amministratori di condominio, occupanti abusivi, inquilini morosi, amministratori di società che chiudono senza far bancarotta, direttori di banche, etc. I migliori son quelli che sanno sempre tutto, anche quello che ancora dovrà avvenire, tanto quando si verificherà, pur additati come responsabili continueranno a vivere tranquilli più di prima: ma insomma, sei pagato per controllare, vigilare, reprimere i truffatori e poi nonostante la pubblica condanna nelle aule parlamentari non vieni espropriato di tutti i tuoi averi e chiuso al gabbio, ma allora perché continui ad essere pagato profumatamente? Ah, già, non ci avevo pensato, per prenderti sul tuo gobbo tutta la responsabilità morale dell'impoverimento di migliaia di cittadini. In
un'era elettronica dove tutti vanno in giro con un apparecchietto in
mano, cosa vuoi vendere, ancora i libri. Figuriamoci allora i poeti
come me quando magnerebbero co' la loro poesia, per fortuna che io so come funziona il mondo e dall'alto del
mio eremo riesco ancora a farmi qualche risata come quando incappo nei maniaci dell'ordine, della legalità: ma allora tu me provochi, proprio te ostini a non voler capire, te entra dappertutto fuorché ner cervello, te l'ho detto cento volte che a me me piace er tavolo tutto pieno de mollichelle, i tavoli intonsi e stirati me manneno er sangue alla testa me manneno, mica che so' tedesco, IO.
Poteva mai mancare il mio commento, un mio piccolo pensiero su vicende così drammatiche che da mesi riempiono migliaia e migliaia di giornali e di trasmissioni televisive?.Almeno IO non sono mai stato un menagramo, mi piace rimarcare quel minimo di comicità emanata dagli avvenimenti quotidiani, ma mai mi sognerei di levare il mio alto monito su vicende inevitabili tra chi è costretto a sudarsi quel tozzo di pane giornaliero mentre altre categorie più fortunate si prendono tutti i giorni l'indennità di rischio per quelle rare volte che capita di lasciarci la pelle, IO so che potrei sembrare un portator di jella, un menagramo che mentre parla accelera il tragico destino di altri due, destino designato dalle scienze statistiche ed allora perché continuare a prendere in giro gli operai che non percepiscono indennità di rischio ma inevitabilmente ogni anno se ne vanno almeno in 1000? Non è carino, può essere apprezzato solo da chi come me ne vede il lato comico e non potrà mai e poi mai assurgere agli scranni per mancanza congenita di serietà come a Barselona od in padania dove non si vedono volti fisiognomici lombrosiani grazie alla chirurgia plastica. A Barselona è risaputo da sempre che la vita è bella solo se la borsa suona e non che la vita è bella perché a tutti la borsa suona e cosa posso aggiungere di più a queste semplici ed esplicative parole; quello che mi meraviglia son sempre i mortidifame del nostro amato generoso immaginifico bobbolo che continuano ad agitarsi ed andare a votare sempre per le stesse facce anche se collegate a partiti o movimenti diversi negli anni, tutta gente già vista all'opera quando venne il loro turno, abilissimi nel circonvenzionare le menti dei derelitti ma poi sempre pronti a calare giù il loro canguro al momento giusto, quando si decide sui loro destini, sulle loro indennità, sulle loro responsabilità civili. Cosa cercano questi bobboli latini? Perché non si accontentano del lato comico delle cose, diciamo che rischiano molto di più la pelle le loro donne (oltre 50 femminicidi ad oggi) che non coloro che si beccano l'indennità di rischio alla faccia degli operai che gliela pagano con i loro sudori. Hanno per caso visto cosa ha fatto la germania, quando si dovette far carico dei mortidifame separatisti dell'est? Come mai quelli si uniscono ed invece loro vengono aizzati alla divisione?
L'ho sentito dire su RDS tempo fa da una concorrente del giochino dei 30 secondi, concorrente che poi nella vita lavora, a suo dire, in uno studio di commerci-a-vista. E' chiaro che oggi senza il computer non si va da nessuna parte, quindi invece di smenarla con i quiz per essere ammessi al numero chiuso e poi ri-smenarla in tutti i giornali col fatto che abbiamo il numero di laureati più basso di tutti gli altri paesi europei, sarebbe meglio tornare alle sane bocciature di una volta che selezionavano fin dalle elementari i giovani desiderosi di studiare, evitando delusioni a tutti i morti di fame che escono a stento dagli studi universitari e poi senza santi in paradiso si ritrovano senza arte né parte a casa dei loro genitori ma più impoveriti per i soldi buttati. Il nostro partito degli under 70.000 ha nel programma l'abolizione dei quiz, ma fa pagare le tasse di iscrizione in base al curriculum scolastico, dal gratuito per i migliori al doppio del costo reale per i meno bravi, perché non si tratta mica di bruscolini, anzi analizzando a fondo i costi A NOI contribuenti oggi, che fortunatamente abbiamo una valuta forte, costa meno una bombetta all'idrogeno da comprare in corea che un corso di laurea per un ritardato, oppure uno spettacolo pirotecnico di chiusura estate come quello di Muravera a chiusura della festa di S. Agostino, generosamente offerto dalla cittadinanza a dimostrazione che ormai la crisi è un lontano ricordo.
Grazie al sole sardo mi son deciso a risolvere questo problema che da tempo affligge la nostra amata patria ed inserire la soluzione nel programma del mio partito, il partito degli under 70.000. Strano che le menti guida del nostro amato generoso immaginifico bobbolo, così sveglie nel pilotare gli appalti ancora non abbiano prodotto nulla al riguardo, una volta stabilito che il business dei migranti non è più sostenibile e che sarebbe bene aiutarli a casa loro. Ma se a casa loro i loro gentili caporioni si rifiutano di ricevere consigli ed aiuti, allora la frase in sé stessa perde di significato, ma è meglio non urtare la suscettibilità della gente e non farlo sapere.
Chist'è 'o paese d' 'e sòòle!
Se vi divertiste ad andare lungo le vecchie mura della città eterna al tempo della fioritura (giugno - luglio) i vostri occhi godrebbero di uno spettacolo irripetibile ed io che ci ho provato e riprovato negli anni a farli crescere nel mio muretto di confine immaginate come ci rosico. Niente da fare son piante che decidono loro dove è bello o non è bello nascere e poi svilupparsi, eh sì perché davvero non ce li ha piantati nessuno in quelle vetuste mura. Così il nostro spirito libero ci ha costretti a costituire codesta benemerita associazione, perché quest'anno, ma di certo anche in futuro, occorrono volontari causa la siccità che ormai attanaglia il nostro territorio, son tre mesi che non piove ed il caldo fa impazzire i cristiani, figuriamoci i capperi. Le piante vicine a seccarsi, scarne, spoglie malnutrite necessitano di volontari muniti di scale e bottiglie d'acqua, con libertà di concimare con l'urea nei momenti di scarsa visibilità. Se volete aderire però dovete pagarvi un'assicurazione che vi copra dei danni eventuali a voi ed a persone o cose interessate dal vostro intervento, altrimenti potrete operare senza adesione di vostra spontanea volontà, rispettando però il nostro codice di comportamento, essenzialmente non rubare i boccioli, perché abbiamo in programma con l'associazione di ripianare il debito romano vendendo vasetti e vasetti di questi capperi ai turisti di tutto il mondo con il marchio "Il cappero dei Césari" da NOI già brevettato.
13.000 litri di acqua per una bistecca da 1 chilogrammo contro 10.000 litri per ottenere un paio di blue jeans, oh queste cose io le sento dire in tv e ve le riporto così, paro paro, senza verificare, anche perché per la mucca che si beve 220 litri di acqua al giorno gli effetti sono visibili, tra latte, cacca e piscio, mentre per i jeans ci vuole molta immaginazione ed io purtroppo non faccio parte dell'immaginifico. Chissà perché noi raziocinanti, non necessariamente matematici, quando siamo di fronte ad una stazione ferroviaria pensiamo sempre ad un parcheggio di scambio non necessariamente asfaltato e dotato di scivoli per disabili, ma solo un posto ove lasciare la propria macchina e salire sul mezzo pubblico ed invece l'immaginifico, lo stilista pensa di abolire quei miseri sei o sette posti macchina ed addirittura la possibilità di far scendere i passeggeri dall'auto guidata dal prodico nonnus familias che si presta al servizio di accompagnamento giornaliero. Per ottenere il tutto hanno fatto a spese della collettività i lavori in foto, rialzando tutta l'area compresi 3 grossi pozzetti di cavi telefonici mettendo i cigli in pietra e le barriere per scoraggiare i soliti trasgressivi e senza fare neanche un misero scivolo per disabili, proprio ad impedire la fermata a quei volenterosi che volessero trasbordare da un mezzo privato a quello pubblico, in quanto fermandosi ora sulla misera carreggiata bloccherebbero tutto l'intenso traffico della stessa.
L'immaginifico però come al solito non ha tenuto conto dei comportamenti umani, infatti c'è sempre chi ha la necessità di fermarsi per far scendere tribù di passeggeri e c'è sempre il solito/a pirlotto/a col cellulare in mano messaggiante mentre guida magari ad 80 km orari sulle strade cittadine, fatto sta che il solito pirlotto/a aveva 4 diverse possibilità, frenare ed arrestarsi, tamponare il nonnus col rischio di ammazzarlo assieme ai pargoli, buttarsi sulla sinistra e schiantarsi contro l'asola di cemento al centro strada, oppure buttarsi sul marciapiede e demolire il tutto così ben studiato nei particolari dal fantasioso stilista (forse architetto?). Ma, domando io come si fa ad amministrare un territorio, fregandosene di chi ci vive e che paga per i servizi! Ma l'anima de li mejjo mortacci vostra che vi autonominate amministratori senza nemmeno saper amministrare la vostra esistenza, ma almeno il buon senso o la modestia, di rivolgervi alla popolazione e chiedere quali sono le esigenze del posto a chi magari c'è nato e ci vive da più di 50 (e più) anni non vi sfiora neanche per un attimo? Adesso il lavoro si potrà perpetrare fino alla prossima evenienza.
Era da un pezzo che si agitava, dall'inizio di questa calda estate che continuava ad effettuare ricariche, perché il credito si azzerava, finché un giorno sbottò
Ai tempi di nonno Peppe si tirava avanti con dignità e ritmi mediamente più sostenibili, mi affascinavano le sue grandi mani dalle dita pelose, mani che avevano tirato su sette figli più un orfanello adottato. Lo ricorderò sempre con sentimenti di gratitudine, visto che adottò anche me per due anni, la terza e la quarta elementare di certo l'unico tra i tanti nipoti che oggi lo tiene ancora in vita con il ricordo della sua figura. Un giorno d'estate mi incaricò di bruciare le erbacce che lui aveva tagliato ed ammucchiato in più punti della campagna: dovevo prenderle con la forcina e portarle nel punto da lui stabilito per essere bruciate, cosa che a me parve non molto intelligente, capirai io avevo finito la quarta, quando mio nonno aveva fatto a mala pena la terza, che ai suoi tempi era il minimo obbligatorio e si facevano anche gli esami per superarla, la terza, un po' come gli esami di stato per superare la quinta. Così, appena lui mi lasciò, io decisi che il fuoco, partendo dal punto stabilito dovesse raggiungere tutti i vari mucchi di erbacce e facilitai la cosa depositando mucchietti di paglia come pollicino, creando piccole strade che univano i vari covoni da bruciare a quello centrale. Come non avrei mai immaginato si scatenò l'incendio ed io che correvo con i secchi d'acqua a spegnerlo fino a quando capii che dovevo far intervenire nonno. Lui venne di corsa e strappando un cespuglio cominciò a menare con questo sulle fiamme, era uno spettacolo vederlo correre come impazzito fuori dalla nostra campagna a spegnere con quelle frasche il fronte dell'incendio. Quando finì era stravolto, ma non mi sgridò, né mi chiese come fosse successo, rendendosi conto dell'esperienza o intelligenza del piromane che aveva di fronte, un piromane di nove anni che a quei tempi andava a scuola da solo e ci accompagnava anche due altre bambine vicine di casa tenendole responsabilmente per mano. Ma poi tutto ciò sarà mai stato costituzioanale? Questa è la domanda che oggi mi frena ogni istinto creativo, nonostante avessi capito la lezione sulla gestione dei fuochi, ma se i soldi son finiti e non si ha più la libertà di stamparli a piacere, allora se la cosa dovesse essere incostituzioanale per continuare a pagare codeste stramberie autoreferenti o vitalizi più gli stipendi a tutte le varie caste, commessi inclusi, allora occorrerà appozzare ancor di più nelle buste paga dei mortidifame che tutti NOI generosamente sostengono.
Da un po' ne parlano i caporioni cercando come sempre le spigolature più adatte alle menti dell'immaginifico: il diritto che si acquisisce automaticamente ma solo per chi se ne può fotter della sòla. A
proposito, prima che me ne dimentichi qualcuno di Voi sa qualcosa
sull'andamento della tav?.
Quarantacinque minuti pe' confessa 'na ricazza e figuramoce poi se se fusse trattato de 'na suora! Gli anni passano e attorno alli confessionali ce vedi sempre le stesse persone, compreso il guardone che cronometra la lista dei peccati per poi fasse bravo co' l'amici ar barre. Per fortuna che qui da noi, nel nostro eremo, le confessioni pe' le ragazze sono brevi: tre patri, ave e gloria ed il numero del cellulare qualora si avessero cose lunghe da raccontare e sulle quali si desidera una parola di conforto, io poi aggiungo anche il mio indirizzo e_mail che è rimasto sempre quello lì in alto a sinistra. Per fortuna che c'è l'adriatico, ci son tornato da tempo immemore, cioè da quanno beltà splendea e si andava in cerca di ragazze straniere per consolidà il padronaggio della lingua che tanto poi ci sarebbe stata utile negli anni lavorativi, per fortuna dicevo, perché lì ancora c'è lavoro per tutti noi artisti, animatori anche minorenni, danzatrici del ventre, complessini stonati, camerieri improvvisati, uomini e donne di fatica tutti rigorosamente dell'est, cantanti e ballerine, addirittura la consorte ha rispolverato con la parrucca bionda il suo vecchio personaggio di madonna e se avesse avuto qualche anno in meno avrebbe fatto pure lady caga, contribuendo così con qualche centinaio di euri al giorno, messi certosinamente da parte per affrontare le spese del solito tour agostiniano sardo in cui spero di riempire come sempre la dispensa velletrana di caciotte e filuferro.