7 gen 2017

Ricominciamo 2017

Piano piano, pacatamente, come piace a noi, anche quest'anno abbiamo ripiegato il nostro alberello, incartato le palle e i 5 pupazzetti del presepe ed abbiamo riposto il tutto in cantina per ripresentarlo il prossimo anno, sperando sempre di esserci e sì, perchè anche noi qui in convento, pur supportati da quella tenue fiammella  spirituale che ci prospetta qualcosa di migliore, siamo terribilmente attaccati a questo nostro tristo sacco.
Voglio ringraziare tutti voi vecchi e nuovi passanti che avete lasciato un augurio di speranza sotto il mio alberello e spero di ritrovarceli il prossimo anno, anche se, specie per i più giovani sarei felice di sapervi volati via dal web perché impegnati in cose più importanti per la vostra vita od addirittura alle prese con la frustrazione del menage di coppia e diventare genitori.
Duro è il mestiere di genitori, la vita di coppia, duri i sacrifici per chi vive di lavoro, ma è una sfida che abbiamo ereditato geneticamente a dispetto delle varie mode egoisticamente imposte dai media.
Auguro a tutti salute, benessere e serenità interiore:
pronti a ricominciare allora? 
Via, si riparte anche virtualmente.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Sta nevicando qui da noi dopo 16 anni di temperatura mite. Che dire? Piano piano mi trovo a fare la salita di Montesardo per raggiungere insieme a mio figlio tutti gli amici di Salve. Salve sior tenente..iniziamo un altro anno. RG.

Sara ha detto...

Va beh, io non volo via, comunque impicci ne ho abbastanza.
Buon inizio anno!

Patalice ha detto...

anche io oggi pomeriggio ho deciso che debellerò il Natale da casa...
mi spiace, lo ammetto, perché amo avere la casa che brilla nataliziosamente, ma è un passaggio serrato e forzato, che quasi fa bene, perché apre le porte alle cose nuove, e di cose nuove si ha voglia...

Mariella ha detto...

Ma come, solo io ci metto le ore a riporre le chincaglierie varie di albero e presepe?
Sono proprio antica e lenta!
Buon anno anche a te che continuerò a leggere instancabilmente, sai "noi" anziani ormai non è che abbiamo molto da fare...

Unknown ha detto...

eh, è dura si.
Dopo quasi tre settimane consecutive di alcool senza limiti e mangiate folli è dura tornare normali.
Oggi quinoa con le verdurine spadellate e un insalatina, domani zuppa di farro e legumi e di secondo filetto di branzino spinaci al vapore e cavoletti di bruxelles
senza nemmeno un bicchiere di vino.
è fottutamente difficile.

giovanotta ha detto...

uh che tranquillo Fracatz che ritrovo, mi fa piacere, stai crescendo eh ;) scherzo.. ogni tanto bisogna mollare le corde che troppo tirate rischiano di spezzarsi. Un buon anno a te e via così, non troppo in fretta.. almeno per ora

Anonimo ha detto...

Che strano anno, un salentino (basso salento) che non va a lavorare per la neve. Non sta capisciu nienzi..Ps: Che ti avevo detto pochi giorni fa? Tu porti rugna quando auguri un buon anno e ti conviene non dirlo più prima che fai venire un terremoto anche qui da noi ed aprire l'adriatico con il mar ionio. Mamma mia statte cittu..RG

fracatz ha detto...

quanno nun c'è la neve dovemo da aiutà i gestori degli impianti di sci e gli albergatori, quanno che invece c'è la neve dovemo da aiutà li contadini ed i mandriani, ma a NOI, che con quarsiasi tempo ce arrabbattamo cor lavoro privato su e giù pe' l'ittajja, chi è che ce aiuta ?

Anonimo ha detto...

Piano piano, pacatamente, come piace a noi, anche quest'anno abbiamo ripiegato il nostro alberello, incartato le palle e i 5 pupazzetti del presepe ed abbiamo riposto il tutto in cantina per ripresentarlo il prossimo anno. L'hai scritto tu come tutti gli anni che ti seguo: Con la fede sior tenente altrimenti ti conviene non aprire più la tua scatola. RG

Anonimo ha detto...

Ti puoi anche vendere la fede del tuo matrimonio in qualche negozietto "compro oro" per riempire il carrello della spesa. Poi, finito tutto, si pensa ad altre soluzioni..RG

Sgrad ha detto...

Ciao sono venuto a vedere se stavi bene dopo che avete fatto "tremare il sistema". Non vorrei mai che la possente onda d'urto ti avesse risucchiato.