Dobbiamo prendere in seria considerazione la realizzazione del nostro sogno da quattrosoldi ed analizzarne tutte le pecche per poterlo realizzare concretamente. La prima cosa, segnalatami da una mia attenta lettrice è che i soldi elargiti debbono assolutamente ricircolare solo sul nostro territorio e cioè evitare di pagare la cifra ai soliti scaltri che potrebbero consumarsela all'estero sulla solita isola esotica, come avviene oggi con tutte le pensioni di reversibilità che le verginelle finte badanti si conquistarono sposando il solito caporione sul letto di morte e che i nostri giovani stanno pagando puntualmente ogni mese. Questo si può realizzare tornando alla lira ed allineandola alla moneta del più povero dei tanti paesi vacanzieri così da non rendere conveniente il trasferimento, ma siccome non si può abbandonare la divisa forte cui ormai siamo abituati, allora occorrerà studiare un sistema più congruo e meno costoso. Occorre distribuire personalmente e giorno dopo giorno questi soldi, magari nella caserma dei carabinieri ogni mattina, come se ci si recasse al lavoro, portando certificati medici in caso di assenza per poter recuperare i giorni persi che in ogni caso non dovranno superare i 30 nell'arco dell'anno, come se fossero le ferie. Così facendo si realizzerà una rotazione sui posti di lavoro meno retribuiti e che vanno via via calando: commesse, call center, operai ed altri. Visto che non c'è lavoro per tutti un cittadino dopo un anno può offrire il proprio posto di lavoro ed un beneficiato dal sovvenzionamento di stato lo deve accettare almeno per un anno per poi a sua volta lasciarlo ad un altro sovvenzionato.
Non appena si viene beccati per aver commesso un reato o per lavorare in nero mentre si prende la sovvenzione, si perde tutto e si va in comunità dove il reddito verrà gestito da cittadini di acclarata fama quale posso essere io qui nell'eremo velletrano perché lo scopo principale della cosa resta la realizzazione del sogno, del mondo migliore, con poche carceri riservate agli squilibrati e con pochi uomini di legge addetti all'ordine.
A questo punto non mi resta che etichettare il post inserendo così il punto anche nel programma del nostro partito, "il partito degli under 70.000".
4 commenti:
E' un problema veramente difficile da affrontare e da gestire, qua sanno solo tagliare e vietare. Nessuno che proponga qualcosa di veramente realizzabile, eccetto le solite promesse sempre più grandiose e sempre più prive di fondi.
Forse dovresti cambiare nome al tuo Partito, e denominarlo "degli under 700", sono certissima che avresti molti più seguaci :D
Sai, credo che sia inutile sperare nell'aiuto che venga dall'alto (con la minuscola). Siamo considerati dei polli da spennare, con più o meno garbo.
Ho tanto creduto e tanto litigato per la politica, ma veramente quelli che vedo al potere, nessuno escluso, mi provoca un senso di fastidioso malessere.
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