4 mag 2023

L'acqua c'è e si vede

Contrordine compagni, l'acqua esiste, non manca e continua a seguire le sue ferree regole fisiche, cadendo dal cielo e poi scorrendo sulla terra dall'alto verso il basso e mai viceversa fino a raggiungere il mare, suo deposito naturale ed è per questo che le altitudini terrestri vengono tutte rapportate al livello zero del mare.
Avevo preparato per oggi un post dove riferendomi a Greta esaminavo la scarsità della pioggia invernale ed il rischio di desertificazione dei campi nel nord della nostra bella patria, ma gli eventi atmosferici mi hanno costretto a scrivere qualcosa di più corretto, adeguato alla situazione attuale.
Capisco che l'acqua cade quando e dove meglio essa crede e che spetterebbe all'uomo spendere qualche soldo per raccoglierla in appositi bacini evitando che finisca in mare per poi venderla ai tanti utenti sparsi sul territorio usando tubature di qualità e senza buchi. Di questi allagamenti già ne parlammo in altri post e le soluzioni son sempre lì in attesa di essere realizzate, come è stato fatto per le facciate dei palazzi, gradirei almeno che i vari caporioni, appreso il fatto dello scorrimento dell'acqua dall'alto verso il basso ne rendessero consapevole ed edotto anche il nostro amato bobbolo e cioè, se una casa viene edificata, grazie agli amici in alto in ambito comunale, su terreni sotto il livello del mare che venga riportato anche nelle registrazioni catastali in modo che il bobbolo che le compra sappia che vivendo nei piani bassi rischia la vita mettendo in ansia tutti i suoi degni caporioni in caso dei soliti avvenimenti come quelli odierni
E con questo per oggi chiudo, però il post con Greta prima o poi lo manderemo in onda, magari durante la siccità estiva.

10 commenti:

blogredire ha detto...

Il problema è a "monte"se mi passi il termine,gli edifico NON devono essere costruiti in zone a rischio...

fracatz ha detto...

scusa èh blogre
ma tu vuoi mettere la soddisfazione di comprare con 4 soldi un terreno a 4 metri sotto il livello del mare e poi grazie agli amici renderlo edificabile e costruirci sopra tante belle cosette sulla destra della cristoforo colombo andando verso ostia mentre i proprietari sulla sinistra tutti morttidifame incazzati invece dovettero farlo abusivamente e poi ricorrere alla sanatoria
riparatoria, solo perché loro erano LORO

Pier ha detto...

l'ignoranza rende liberi, e pure ricchi in certi casi... per il post sulla siccità puoi invocare quella spagnola, dove non se la stanno passando bene

MaratonetaGiò ha detto...

Si sono perse tante buone abitudini. In Liguria e mio suocero lo aveva fatto, si convogliava tutta l'acqua piovana dei tetti in una cisterna. Si metteva un rubinetto e con quell'acqua si dava da bere alle verdure, risparmiando quella centrale. Basterebbe il buon senso e un pochino di volontà per non sprecare questo tesoro.

Sara ha detto...

In tanti perculano Greta, poi non si rendono conto di quanto stiamo pagando la siccità e la dispersione d'acqua. Poi potrebbe pure andare peggio. Cosa mangiamo?

Filippo ha detto...

So che vado controcorrente e ce l'ho corto, lo sguardo, ma fin quando non iniziano a razionare l'acqua nel mio comune non mi preoccupo, a me la pioggia dà fastidio, rende le giornate lavorative complicate e lunghe perché se devo lasciare un pacco in giardino prima devo insacchettarlo in appositi sacchi di plastica forniti dalla multinazionale, e poi l'ultima volta che ho passato tutta la giornata sotto la pioggia a novembre scorso mi sono beccato influenza e covid insieme per un totale di 11 giorni a casa.

allegropessimista ha detto...

Sto valutando le cisterne interrate

CirINCIAMPAI ha detto...

Tappati tutti i buchi nei tubi (tranne gli essenziali, per carità!) ma perché non si può fare un impianto che ricicli l'acqua dei lavandini, della lavatrice, della lavastoviglie per lo sciacquone del cesso?
Ché ogni volta che tiro giù le litrate di acqua purissima altissima e levissima mi sento gli occhi di Greta, gelidi, dritti dritti puntati dietro al coppino?
(da cui la nuova norma "mai tirare lo sciacquone prima di essersi tirati su le mutande" perché se Greta ti guarda...)

fracatz ha detto...

la prima cosa che caratterizzerà il futuro dei mortidifame sarà anche il consumo insensato di acqua potabile che aumentando di prezzo sarà concesso solo ai caporioni. Le città si spopoleranno, i mortidifame non fanno figli, e quelli più volitivi torneranno alle campagne, con l'acqua del pozzo ed il lume ad olio, l'itaja aritornerà ai 30 milioni di residenti con un buon 50% di colorati tra i mortidifame

allegropessimista ha detto...

Gli alluvioni fanno parte del problema.
Siccità e allagamenti sono due facce della stessa moneta.