15 mag 2025

Income tax splitting

La suddivisione del reddito in entrata è una strategia fiscale che consiste nel trasferire il reddito guadagnato e passivo di un coniuge all'altro coniuge ai fini della valutazione dell'imposta sul reddito ( irpef qui da nojos).
Giorni orsono, un tizio addetto alla comunicazione, si è affacciato dallo schermo da cui trae sostentamento ed ha fatto vedere gli ultimi dati sulla natalità in Europa e neanche fosse stato vestito di bianco si è quasi commosso, dicendo che in una o due generazioni la nostra razza di origini latine è destinata a dimezzarsi e poi col tempo sparire, senza nemmeno specificare se il dato riguardasse sia i mortidifame che i loro degni furbi caporioni. Poi ha accennato ai nostri miseri mille euri una tantum, che vengono donati ad ogni figlio che nasce dicendo pure che in Francia dove ancora si figlia, un reddito annuo lordo di 50.000 euro in una famiglia di 4 persone paga di tasse solo 3.000 eurini, allora mi sono deciso a questa mia ultima precisazione sulla nostra situazione e taggarla con tag reali, così da poterla ritrovare facilmente e non parlarne più come avviene da tempo tra gli addetti alla distribuzione
Qui da nojos, in thaja, se i mortidifame si sposano è una grande fregatura perché si sommano i redditi tra i 2 cittadini e l’isee aumenta, niente più sussidi, tasse e libri universitari niente premi o borse di studio etc. Qui da nojos è più conveniente non sposarsi, così la compagna con figli risulta ragazza madre e magari riesce a recuperare qualcosa: una casa bobbolare, isee basso con tutte le varie facilitazioni, etc.   Che ne parliamo a fà, leggeteve er programma der MIO partito degli under 70.000 e capirete perché gli sposati non danno più figli alla patria. Ai soliti comunicatori chiedo perché non parlano dello splitting e perché non dicono quali sono le nazioni che non lo usano, a me risulta che tra gli occidentali evoluti solo nojos non lo abbiamo, ah poi gradirei sapere perché ogni anno non vengono rivisti gli scaglioni fiscali visto che esiste la parola inflazione.
Pensate che negli anni 70 avevano persino messo il cumulo sui redditi dei coniugi, ma non come quello di tutti gli altri paesi civili in cui i redditi si sommano e poi si dividono per 2 su cui pagare le tasse per favorire i sacrifici delle casalinghe, no, no, qui da nojos, i redditi si sommavano e poi si pagavano le tasse sul totale, costringendo la gente matematica come me alle finte separazioni dalle consorti. Così il cumulo sui redditi thajatano durò quarche annetto, fece magnà un sacco de avvocati e fu abolito come grande conquista democratica, come quando Lui abolì la contingenza.

bruciate un po' de calorie

12 commenti:

UnUomo.InCammino ha detto...

Se non si va al problema numero zero di tutto ciò ovvero l'orologio debito statale, non si va da nessuna parte.
Invece i partiti di dx, sx, sopra, sotto, avanti e dietro fanno la gara demagogica per ebeti e cialtroni di proporre più deficit annuale per tutti.

Poi si rastrella dove si può.
Ad esempio dagli schiavi del fiscoglebainpsaccoglienza.

UnUomo.InCammino ha detto...

ovvero l'oncologico debito statale

allegropessimista ha detto...

Troppa precarietà in tutto, sia economica che sentimentale. Non c'è più l'illusine che duri per sempre un lavoro o un amore e fare figli comporta sacrifici e in una società egoistica questo fa la grande differenza.

Sara ha detto...

Purtroppo dici delle amare verità, per fortuna, nonostante i calcoli fiscali, ci si sposa ancora!

fracatz ha detto...

sì, ma poi si separano, i soldi son pochi per gestire una famiglia consumistica

Anonimo ha detto...

Si separano per avere le agevolazioni fiscali… segno dei tempi o distorsione del sistema? Non è crisi di coppia, è strategia fiscale. E lo Stato sta a guardare. Guarda oggi e guarda domani... finché costringerà le famiglie a imbrogliare per sopravvivere, il vero colpevole sarà sempre chi scrive le regole.

fracatz ha detto...

gli under 70.000 che mi leggono sanno che non devono sposarsi se vogliono avere anche figli, così risparmiano anche le spese della cerimonia

fracatz ha detto...

il matrimonio però si deve assolutamente fare dopo aver sistemato i figlioli, altrimenti si perde il beneficio della pinzione di reversibilità concessa anche ai mortidifame

Anonimo ha detto...

Prima i figli, poi, forse, le nozze. Perché oggi non ci si sposa per amore, ma per previdenza. Rinunciare alla pensione di reversibilità? Impensabile, soprattutto se si è poveri ma previdenti. Ormai il matrimonio è una manovra economica mascherata da rito romantico: tra detrazioni, splitting e reversibilità, c’è più passione nel 730 che nella proposta con l’anello.
Ne parlavo proprio ieri sera con la mia compagna: conviviamo da 12 anni, ma se un giorno dovessi andarmene senza preavviso… chi le garantisce qualcosa per tutti i sacrifici condivisi?
Intanto lo Stato sta lì, col bouquet in mano, a benedire le unioni solo se fanno quadrare i conti.
Cristo, mi tocca sposarmi o fare qualche atto.

Franco Battaglia ha detto...

In effetti non sposarsi per principio e bruciare la reversibilità un po' sciocchino.. ma davvero eri SILVER un tempo?!

fracatz ha detto...

la Silvana è stata una mia lettrice e si scannava con un altro anonimo, tanto che per ringraziarli gli dedicai anche un post che sta a sinistra tra i 10 più letti "incomprensioni del tipo virtuale" però visibile solo dal computer.
Oggi la Silvana tra i blog che conosco frequenta solo quello del puro nano vergine

Anonimo ha detto...

Un anonimo ha scritto sul blog di UUIC che sei come il prezzemolo: sempre in mezzo. Carino. Ma io direi che sei molto più infestante: tipo portulaca, tarassaco, gramigna… magari un po’ ortica, per certi pizzichi di verità, o lattuga dei muri, sempre appiccicato ovunque. Altro che prezzemolino: sei l'erba spontanea del web, cresci anche dove nessuno ti ha piantato 🤣🤣🤣