In mezzo al nostro circolo
ci sta piantato un broccolo.
Quando meno te l'aspetti, magari perché la consorte ti ha ordinato di correre a comprarglielo, ti tornano a mente cose che hai fatto nella tua infanzia e ne rimani stupefatto, perché in genere la tua memoria su cosa hai mangiato il giorno prima non sa mai soddisfarti.
Ecco, da piccoli ci si prendeva per mano e si correva circondando il solito bimbetto che invece di ridere preferiva incazzarsi e piangere mentre noi gli giravamo attorno correndo tenendoci per mano e cantando.
Insomma si stalkerava pure allora in ispecie i più retti, i più sicuri di loro stessi, quelli incapaci di farsi una risata, stalkeraggi medioevali, innocenti, assai diversi da quelli altamente tecnologici odierni.
approfondimenti per i più pignoli
6 commenti:
Quel broccolo al centro non era solo un gioco da bambini, era già un rito collettivo di esclusione e appartenenza. Cambiano gli strumenti, non la dinamica: oggi smartphone e social, ieri girotondi e canzoncine. La tecnologia ha solo raffinato l’antico stalking.
G
A me i broccoli piacciono solo con sopra la gorgonzola fusa. Ci sono persone che la notte studiano, solo per cattiveria, come rovinare la vita a qualcuno, il giorno dopo.
è da bambini che si inizia a fare gli anticorpi e il broccolo (ricco di vitamine :-)) era un buon modo per svilupparli.
E' sempre successo a volte si era vittime e a volte carnefici
Nella mia comunità di bimbi eravamo tutti a turno un po'broccoli.
La percentuale di ragazzini moderni che non siano inculattonìti e rincoglioniti dal dolce far niente, associato alla connessione internet, è pari a quella che al tempo era la percentuale di coloro che non venivano in cortile a massacrarsi di botte pur di non farsi bullizzare.
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