11 feb 2012

Incomincipit 3

Era da un po' che andava in giro e parlava per le vie della sua città natia in quel paese di merda, anzi più che di merda un paese popolato da piccoli mafioncelli beneficiati dal condono prima confessionale e poi eucaristico. Sì, parlava proprio da solo, non aveva gli auriculari del cellulare e per dare più forza ai suoi discorsi usava intercalare a più voci. Si faceva una domanda con una voce magari femminile e si rispondeva con un'altra, tormentato da come quei porci fossero così organizzati da poter far il cazzo del comodo loro, sicuri di poterla fare sempre franca. Anno dopo anno quei maiali erano stati così abili da impossessarsi di tutto il vivere civile, potevano decidere quali erano i terreni su cui costruire anche se a rischio geologico o confinanti con un aeroporto internazionale, ma purchè in mano di parenti ed amici, avevano stabilito che era il bobbolo a dover finanziare i fogli di carta che nessuno leggeva ed accollarsi il mantenimento di tutto il clero in modo da garantirsi un aldilà sereno, arrivando persino a stabilire la data in cui si dovessero effettuare i saldi delle mutande di fine stagione.
Mai nessuno di questi maiali che avesse avuto un pensiero per il bene della gente, che poi era il bene della nazione, mai nessuno che avesse inserito nei codici norme atte a responsabilizzare in sede civile coloro che si ergevano ad amministratori e giudici di un bobbolo dal cervello cotto dalle trasmissioni televisive attraverso le quali sparavano programmi o firmavano contratti, sicuri di poter essere inadempienti senza alcuna penale.
Mai nessuno che avesse messo nella costituzione una norma che consentisse di perseguire nei tribunali quegli schieramenti politici che avessero lasciato un debito maggiore di quello da loro ricevuto ad inizio mandato, una norma che consentisse l'esproprio di tutti i beni,
a titolo di rimborso per i danni arrecati, a quelle persone così rapide nel dire yes al loro caporione.
Per quanto analizzasse la cosa si rendeva sempre più conto che non vi fosse soluzione, perchè erano chiamati al voto tutti i cittadini, compresi ladri, mafiosi, evasori fiscali, vecchietti negli ospizi, preti, frati, monache di clausura, drogati, bamboccioni, nobili decaduti e mignotte serie o potenziali, quando invece quelli che avrebbero dovuto decidere su come ripartire il bene dello stato dovevano essere solo coloro che lo generavano, cioè coloro che pagavano contributi all'inps od a qualsiasi altro ente previdenziale anche se tra questi poi andava fatta una cernita ..........
(continua)


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5 commenti:

Estrella_Marina ha detto...

Lo dico da una vita. Prima di mandare la gente a votare ci vorrebbe l'esame e il rilascio di un certificato di comprovata capacità di intendere e di volere. Sacrificare il bene dei tutti al rispetto di un'uguaglianza oggi è diventato un delitto, un crimine. Il mio voto, di persona che si informa, partecipa e lo fa con responsabilità non può essere annullato da imbecilli inconsapevoli che vanno a votare come se andassero a fare un happy hour.

Anonimo ha detto...

La borghesia quando ha deciso di concedere il voto a tutti... sapeva bene quel che faceva
Altrimenti il capitale col cazzo ti dava il diritto di voto
Infatti berlusconi tra i suoi più accaniti elettori aveva i pensionati con la minima... ecc... ecc...

mirco

Conte di Montenegro ha detto...

E' verissimo! Sai chi vota anche? Quelli che si mettono dietro all'inviato del tg a salutare i parenti! 'Coddue!

Anonimo ha detto...

Io voglio SENTIRE il seguito... è da tanto che aspetto il seguito.
SAM

danis ha detto...

Quelli che palpano per bene i kiwi al mercato fino a trasformarli in marmellata, e mia zia.
Un bacio di sconsolazione.
danis