Non posso accettare il Vostro invito a candidarmi e non ho potuto insistere nemmeno col nostro amato prof. Ciompi, che fortunatamente ancora resiste in carne ed ossa, ma è completamente andato intellettualmente come in genere accade agli ultraottantenni.
Il mio rifiuto invece non dipende dall'età che ancora non è così influente nell'intelletto se non fosse per qualche saltuario vuoto di memoria, ben controllato dall'intelligenza ridotta, ma sempre superiore alla media universale per via delle staminali. Il mio rifiuto è di ragioni prettamente economiche, perché qualora fossi scelto per la reggenza della barra del timone di certo non potrei rinunciare, come i migliori, alla ricompensa stabilita per la posizione, anche se nel mio caso si tratterebbe di quei miseri 70.000 che concediamo al timoniere maximo. Non potrei assolutamente rifiutare perché son da sempre circondato da miseri mortidifame: la moglie consumatrice compulsiva, i figli con la panda, i nipoti con l'ultimo modello di cellulare, gli amici al bar, etc. che mi si rivolterebbero tutti contro rendendomi meno gioiosa se non impossibile la mia già misera esistenza.
Per questo non ci sarà mai la mia candidatura, perché non potrei sopravvivere al pensiero di dover scambiare una missione per me, così alta e prestigiosa e di per se già auto_compensante, con un venale bonifico mensile da girare come sempre ai miei più stretti vicini.