3 lug 2025

Le leggi

  Il nostro è un vecchio paese con milioni di leggi e regolamenti. Tutto è regolamentato, lo scorrere della vita sociale così avviene in modo altamente civile. Abbiamo leggi internazionali, comunitarie, statali, regionali, provinciali, comunali, militari, stradali, etc. etc., persino i saldi nei negozi sono regolati per legge, guai a saldare merci al di fuori del periodo autorizzato. E’ per questo che la nostra civiltà è superiore, ma forse destinata all’estinzione. Pensavo questo nell’osservare con gioia la scena della zingarella che questa mattina nel bus 128 (il bus dei rom) allattava un bel pargolo paffutello. Entrambi mezzi nudi visto il gran caldo improvviso qui a Roma, lei sui 14, 15 anni che tranquillamente parlava con le coetanee ed il bimbo in soli slip semiaddormentato che pendeva dal suo seno. Ecco, verrà li tempo in cui l’evoluzione umana sarà riservata solo a pochi elitari il resto sarà una razza di umanoidi e tutti saranno felici fintantochè riusciranno a realizzare i disegni della propria mente. Ma entrambe le razze possederanno un’anima di pari dignità?

13 commenti:

Andrea ha detto...

E poi diciamolo: abbiamo milioni di leggi, regolamenti, decreti, codicilli, articoli, commi e sottocommi. Vietato scontare le scarpe fuori stagione, vietato fumare all’aperto se c’è un minore entro cinque metri, vietato questo, vietato quello. Ma alla fine sul bus ti trovi una ragazzina di 14 anni che allatta un bambino, mezzi nudi sotto il caldo di Roma, e nessuno dice niente. Perché nel nostro paese è vietato diventare madre a 14 anni, è vietato che un uomo ti metta incinta a quell’età, è vietato non andare a scuola… ma tanto queste leggi non valgono per chi vive ai margini. Valgono solo per chi deve timbrare, pagare multe, rispettare periodi di saldo. Questa è l’evoluzione italiana: un paese dove le leggi servono a schiacciare chi è già schiacciato e a far sentire civili quelli che si credono migliori. Ma tranquilli, l’importante è che il negoziante sotto casa non appenda il cartello “SALDI” tre giorni prima, sennò sì che sarebbe la fine della civiltà.

Franco Battaglia ha detto...

Questo il paese dove il governo che vorrebbe la settimana corta in realtà la fa da tempo senza che nessuno fiati. Dove l'80% delle tasse le pagano i dipendenti e i pensionati, ma nessun politico le richiede agli evasori, perché gli uni e gli altri sono tutti ammanicati e collusi.
Viva l'Italia.

fracatz ha detto...

nella patria dei caki chi risulta mortodifame anche al fisco può fare il cazzo del suo comodo purché non rientri nel penale. Solo Noi del partito degli under 70.000 risolviamo la cosa con l'apertura dei campi lavoro

Andrea ha detto...

Campi lavoro per tutti, così risolviamo l’ozio, rilanciamo l’economia locale e finalmente applichiamo una legge davvero per tutti, senza distinzioni. Però facciamoli a norma, con il cartello “SALDI FINO AL -70%” all’ingresso, così restiamo un popolo civile anche mentre torniamo alle vecchie tradizioni. Ma sapete qual è il problema? Che nei paesi dove i campi lavoro sono davvero attuati non è che viaggino tanto bene… anzi, sono la prova vivente che quando la giustizia diventa schiavitù, l’unica cosa che cresce è la disperazione. Però tranquilli, basta che resti tutto regolamentato e possiamo continuare a sentirci superiori anche mentre sprofondiamo.

Andrea ha detto...

Ieri ho visto la Santanchè e la Meloni all’ambasciata americana a festeggiare il 4 luglio, sorridenti tra bandiere, brindisi e pacche sulle spalle. La Santanchè, quella che i suoi dipendenti hanno denunciato per truffa aggravata ai danni dell’INPS, con oltre 126.000 euro di cassa integrazione Covid intascati mentre la gente lavorava comunque per lei. Ma chi se ne frega, no? In Italia puoi essere accusata di rubare soldi pubblici ai lavoratori e venire accolta con tutti gli onori dalle grandi potenze, tanto qui la decenza non è mai stata requisito di carriera. E la Meloni che fa? Ride felice accanto a lei, perché alla fine l’unica legge che conta è quella del branco: proteggi i tuoi e lascia marcire gli altri. Questa è l’Italia oggi: se rubi una mela vai in galera, se rubi i contributi di decine di famiglie vieni invitata ai cocktail. Ma tranquilli, l’importante è che la festa sia elegante, con tanto di inno americano in sottofondo, così possiamo continuare a sentirci civili mentre affondiamo nella nostra ipocrisia.

Anonimo ha detto...

Eh, ti capisco. Anche a me quando ho visto il suo viso ieri si sono contorte le budella… ma ho pensato che fosse colpa del caldo o del cibo andato a male. Poi ho capito che era solo il corpo che reagiva d’istinto a troppa ipocrisia concentrata in un metro quadro. Però dai, bisogna capirla: tra un’accusa di truffa, un paio di processi e un ricevimento americano, trovare il tempo per la dignità deve essere davvero faticoso.
G

Anonimo ha detto...

No, guarda, io la guerra alla ragazzina non la faccio. Anzi, la sua è solo l’ennesima vittima di un sistema marcio. La mia guerra è contro quel sistema giudiziario e istituzionale che chiude gli occhi per convenienza. Perché se fosse stata un’italiana di 14 anni, sarebbero già arrivati gli assistenti sociali, i carabinieri, i tribunali, le psicologhe, le trasmissioni TV a farci piangere addosso. Ma siccome è rom, fa comodo a tutti far finta di niente: a chi la usa come simbolo di degrado, a chi la usa come simbolo di folklore, a chi la usa come scusa per votare leggi inutili. Tanto alla fine resta lì, a 14 anni con un bambino al seno, senza futuro. Questa non è civiltà, questa è vigliaccheria di Stato. Ma tranquilli, l’importante è che la legge sui saldi venga rispettata, così possiamo continuare a sentirci un popolo evoluto mentre la giustizia si gira dall’altra parte.

Andrea ha detto...

Lo sappiamo che non hai mai fatto la guerra alla povera gente, su questo nessuno ti può dire niente. La verità è che tu la guerra l’hai sempre fatta al sistema che li crea, quei poveracci. E questo ti fa onore.

Anonimo ha detto...

Giusto, perché un vero esponente degli under 70.000 non si fa ingannare come il popolo. Noi sappiamo dove intervenire, usiamo il bisturi, non siamo macellai. Non ci basta condannare il povero disgraziato che vive di illegalità: sappiamo che lui è solo la conseguenza, non la causa. Perché se tagli solo la testa visibile del problema, quello continuerà a marcire sotto terra. E noi, a differenza della massa, non abbiamo paura di guardare la radice.
G

Andrea ha detto...

Quindi vi sentite i nuovi Robin Hood della politica italiana, giusto? Quelli che rubano ai ricchi per dare ai poveri… o almeno per farli sentire ascoltati.

Anonimo ha detto...

No, non come Robin Hood. Noi non rubiamo niente e non prendiamo soldi per aiutare i poveri disgraziati. Siamo un partito che agisce per scelta, non per tornaconto. Nobili di animo, forse folli per coerenza, ma abbastanza lucidi da sapere che la vera giustizia non si compra e non si distribuisce come l’elemosina.
G

Anonimo ha detto...

Ma principalmente, noi non ci facciamo svariare gli obiettivi dalle loro TV o dalle loro leggi fatte su misura. Perché quando hai chiaro dove vuoi arrivare, il rumore di fondo diventa solo un fastidio, non un ostacolo.
G

fracatz ha detto...

Nei NOSTRI campi lavoro la legge è unica "si nun lavori nun magni" e te levi dai cojons, capirai ci sarà un giocatore online in meno a riempire le piazze di gioco frequentate da 20 milioni di coglioni che cercano di passare over col poker online, capirai siamo i primi al mondo con tutti questi cojons, cosa vuoi che sia uno in meno. E poi fidarsi del gioco online, quando da sempre NOI siamo per il superenalotto che vende le stesse certezze ma con solo 1 euro a settimana