4 set 2025

Solo cugini e senza campagna

Dumping fiscale in Italia?

Questa notizia mi giunge nuova e, se vera, che sia benedetta, ma molto di più della mia racchetta . Finalmente anche nojos siam capaci ad attirare l'attenzione di qualche caporione straniero che per acquistare la residenza nella nostra amata patria ci dona 200.000 euri, che sono davvero tanti, anche se poi non risiederà veramente sul sacro suolo spendendoci le sue ricchezze, come han dovuto fare i nostri pinzionati in portogallo, polonia, albania etc. ma solo per risparmiare sulle tasse da pagare nel  paese ove esercita le sue attività sotto nome di varie società che oggi ancora preferiscono l'irlanda come residenza fiscale societaria. Insomma, 'sti cazzi de cugini ce 'nvidieno co' la bava alla bocca, come quando, non richiedendogli più la loro elettricità nucleare, ce torsero de mezzo er nostro grande amico er  gheddaf con cui il grande Silvio aveva ottenuto ben 30 anni de fornitura de gas continuati e misero una nazione A NOI molto cara, la libia, in mano ai soliti dittatorelli. Comunque i nostri amati cugini sono di molto avanti rispetto A NOI che ancora usiamo il bidet, da loro inventato nel XVIII secolo e poi col crescere della cultura docciforme di sinistra, abbandonato.

Come mai che i nostri mezzi di comunicazione ci hanno tenuto nascosta una cosa così bella che pare sia in vigore dal 2017, dai tempi del rottamatore, come mai che A NOI da tutti i pulpiti ci parlano sempre di arrivi di migranti mortidifame su mezzi di trasporto insicuri e protagonisti di molti naufragi con morte e cibo per i pescioni ??? Che sia una versione più acculturata? Ma NOI mortidefame semo scarsamente acculturati, qualcuno come me molto otroversi, ancora ci sediamo sul bidet e ancora non ci diamo da fare per creare un'alternativa alla troppo acculturata dimocrazia occidentale


le cose che ancora stupiscono 

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Guarda fracatz,forse siamo poco acculturati perché noi sopravvissuti alla fame non abbiamo un capitale da investire come Cristiano Ronaldo e questa notizia non è certo una novità in quanto norma introdotta già dal governo Renzi , ispirata dal modello che esisteva paradossalmente già in Francia.Quindi chi è davvero poco acculturato mi pare sia proprio lo stesso Bayrou.
Fai bene a ricordare dei molti pensionati italiani che vanno a vivere in Portogallo e in Spagna e non nei paradisi fiscali ,dove i ricchi diventano più ricchi e i sopravvissuti alla fame mirano al risparmio .Mica tanto poco acculturati dai.

Anonimo ha detto...


Guarda fracatz, forse siamo poco acculturati perché noi sopravvissuti alla fame non abbiamo un capitale da investire come Cristiano Ronaldo e questa notizia non è certo una novità in quanto norma introdotta già dal governo Renzi, ispirata dal modello che esisteva paradossalmente già in Francia. Quindi chi è davvero poco acculturato mi pare sia proprio lo stesso Bayrou. Fai bene a ricordare dei molti pensionati italiani che vanno a vivere in Portogallo e in Spagna e non nei paradisi fiscali, dove i ricchi diventano più ricchi e i sopravvissuti alla fame mirano al risparmio. E mentre noi facciamo i conti col bidet e con la spesa al discount, i grandi dittatori del mondo si mettono a parlare persino di immortalità, con sostituzioni continue di organi. Forse non li prenderanno dai loro corpi, ma da chi non conta nulla: popoli poveri, paesi deboli, gente che vale meno di un numero in statistica. Alla fine, noi che viviamo “a risparmio” rischiamo di diventare il carburante biologico per l’eternità dei potenti.
G

Andrea ha detto...

Eh si, qui la storia è più surreale di quanto sembri. Da una parte noi, sopravvissuti alla fame e ai mutui, che ci facciamo due conti prima di andare a fare la spesa; dall’altra, i veri “acculturati” che parlano di dumping fiscale e poi spostano miliardi come se fossero noccioline. I francesi, che oggi ci accusano, hanno trasformato Parigi nel quartier generale di LVMH, Total, BNP Paribas. Gli irlandesi, che manco il bidet conoscono, hanno reso Dublino la capitale europea di Amazon, Google e Apple. Il Portogallo, con la legge dei residenti non abituali, si è riempito di pensionati stranieri. La Spagna idem, con gli sgravi fiscali, ha fatto bingo. E noi? Noi che avevamo pure il gas assicurato da Gheddafi per trent’anni (grazie al nostro amicone Silvio), ce lo siamo fatti portar via dai “cugini” con la guerra del 2011, e adesso paghiamo il triplo. E ci dicono pure che siamo provinciali, poco acculturati. Il punto è questo: non siamo poco acculturati, siamo enormemente presi in giro. Ogni volta che crediamo di aver capito la regola del gioco, cambiano il gioco. A noi resta il bidet, certo, ma almeno quello funziona: toglie la merda di dosso. Chissà se in economia potremmo applicarlo pure ai politici e ai caporioni.

UnUomo.InCammino ha detto...

Attirare riccastri ha un sacco di pessime conseguenze a partire dell'inflazione.
Anche importare il terzo mondo è pessimo perché ti rende terzo mondo.
In genere sono modelli economici che hanno ripercussioni molto pesanti su cultura, economia locali e che avvantaggiato pochi portatori di interessi a danno del rimanente.
No grazie!

Anonimo ha detto...

Un commento che descrive bene quanto e quanti i numeri che passano davanti ai nostri occhi,quanto assumano potere nel manipolarci,nel metterci in cattiva luce,guardinghi da una eventuale e ulteriore presa per i fondelli da chi sta ai vertici di quei numeri.
Una parola sola sintetizza il tutto ,ed è la ricchezza ,da cui il potere che diamo al denaro.
Anche io dico No,da quando ho capito che ci sono modi diversi di produrre e cercare ricchezza, quella a cui faccio riferimento però è ricchezza vera non numerabile.
Ditemi pure che vivo nel mondo delle favole ,ma io di tutti questi soldi davvero non ho che farmene e non mi sento affatto mortodifame se penso dove la fama spinge e seppellisce molti "divi".

fracatz ha detto...

ma no, dai, questi sono al di sopra, non vanno a teatro a vedere qualcosa o a sentire musica, questi stanno al di sopra qualora poi decidessero di vivere i 365 giorni sul nostro patrio suolo rinunciando ai giri su barche, aerei, elicopteri, questi prendono la residenza magari in qualche suite stellata oppure in villa sul lago di Como con piscina privata e piazzola per elicotteri

stefanover ha detto...

concordo caro uomo in cammino. concordo....

Anonimo ha detto...

In Italia siamo bravissimi a inventarci scorciatoie per i miliardari e a complicare la vita a chi lavora. Ma non è scritto da nessuna parte che debba andare sempre così. Basta guardare fuori dai nostri confini.
In Danimarca, ad esempio, i ricchi non hanno regimi speciali da favola: pagano le tasse come tutti, ma in cambio hanno servizi che funzionano. Scuole gratuite e di qualità, sanità universale senza liste d’attesa infinite, trasporti efficienti. Risultato? Non hanno bisogno di fuggire all’estero, e chi viene da fuori ci resta volentieri non solo per risparmiare, ma perché si vive bene.
In Germania hanno introdotto regole chiare per le multinazionali: niente giochetti fiscali spostando sedi in Irlanda o Lussemburgo. Lì se produci e vendi, paghi le tasse sul posto. E guarda caso, il sistema industriale regge, i salari sono più alti dei nostri, e la fuga di cervelli è molto minore.
La Francia, che oggi ci accusa di dumping fiscale, ha saputo attrarre capitali in maniera meno ipocrita: incentivi alle start-up, investimenti pubblici nella ricerca, e un settore energetico strategico che non è stato svenduto pezzo per pezzo.
E perfino il Portogallo, che non è la Scandinavia, ha saputo giocare meglio: ha usato le agevolazioni fiscali per attrarre pensionati stranieri che, al contrario dei miliardari, spendono davvero i soldi nei bar, nei mercati, nelle farmacie locali. Un guadagno per l’economia reale.
Noi invece che facciamo? Diamo il tappeto rosso ai miliardari che ci lasciano due spiccioli e poi prendono il jet privato per andare a vivere altrove. Sarebbe ora di capovolgere il ragionamento: non chiedere meno a chi ha di più, ma investire quei soldi in servizi che diano un motivo anche ai nostri giovani di restare. La ricetta non è segreta: tassare i giganti dove producono, non dove fanno finta di avere la sede; far pagare i Paperoni come chiunque altro; e soprattutto trasformare quelle entrate in ospedali, scuole e trasporti. Non servono miracoli, serve solo copiare chi lo fa meglio di noi. E sì, a quel punto, perfino il bidet tornerà a sembrarci un’invenzione geniale, ma non l’unica che possiamo vantare.
G

UnUomo.InCammino ha detto...

La grande miseria è culturale e spirituale.
Anche mentale, nel caso dei vari zeloti delle ideologie di moda politicamente corrette.

allegropessimista ha detto...

La trovata era di Renzi e del PD
Finita la discussione
Finché ogni stato europeo può fare quello che vuole fiscalmente altro che unione europea.