Questo novembre se n'è andato ed io non me ne sono quasi accorto, son andati i santi, i morti, la raccolta delle olive, l'estate di san Martino, i giorni ormai per me scorrono via tutti uguali, l'età incombe, nessuna speranza, nessuna attività per via dei dolori alla colonna, nessuna piacevole sorpresa.
Stavo pensando di rallentare le pubblicazioni e portarle a quindicinali o addirittura mensili per frenare questo scorrere veloce, ma non sono sicuro che sia risolutivo, perché chissà se questo scorrere non dipenda, ormai, solo dalla mia pigrizia, dalla mia voglia di non fare più un cazzo e che a furia di non farlo si ingigantisce tanto che nella mente mi paragono ai miei vecchi acculturati piuttosto che al mio nonno materno, che mi chiamava anche dopo gli ottanta anni per aiutarlo a fare il vino.
Debbo assolutamente smontare le zanzariere adesso che aumenta il freddo, l'ho sempre fatto ogni cinque anni e stuccarle e verniciarle, altrimenti il legno marcisce ed invece ancora debbono resistere nonostante i loro quasi cinquanta anni di sopravvivenza alle intemperie, questo è un impegno improrogabile e me lo appunto anche qui per non avere scuse per sgattaiolarlo.
qui invece c'è gente che per non annoiarsi è sempre presa dal lavoro, povero Giacomo non ti curar di loro