Maggio, il mese della madonna, dei fiori, dei loro profumi, delle lucciole, delle fave cor pecorino in campagna, del rincospermo e poi del gelsomino. Quante volte ho parlato di questo mese in questo blogghe in maniera dolciastra, arruffianata, come se le sue bellezze potessero contrastare tutte le altre cazzate dei caporioni degli umani che con la scusa della globalizzazione e dell'esportazione delle 40 ore settimanali più ferie e tredicesima e quattordicesima con buona uscita e causa di servizio a tutti, anche ai dipendenti privati, l'hanno conficcato profondamente nel didietro di tutti i lavoratori occidentali, eliminando la classe media e riservando il pugnetto di riso giornaliero, proprio quel pugnetto cinese che tanto inorridiva i cervical chick acculturati, a tutti gli attuali lavoratori thajathani di cui ogni anno ne muoiono almeno 1300 sul posto di lavoro lasciando così spazi ad altri mortidifame.
Così smisi di correr dietro alle lucciole e respirare i profumi dei vari fiori, concentrandomi sulla produzione dei miei missili che in genere venivano sparati in giugno, ma quest'anno grazie alle novità climatiche sembrerebbero anticipati, però ridotti di numero, perché purtroppo i soldi stan finendo, non si posson più fare opere di bene e così ne ho contati solo 7 di cui uno punta a nord ovest e gli altri 6 tutti a sud, sud est per i nostri amici, quelli che costrinsero er Ponzio, pé l'amici er Pelato, a lavarsene le mani mettendoci così al riparo. Grazie ancora , Ponzio