20 feb 2025

Perché la guerra ?

Oh. finalmente, era ora, non riuscivo a capire il motivo delle guerre, visto che gli ideali patriottici oggi si difendono sui campi di calcio o nelle palestre. Mi era difficile capire il perché di tante distruzioni e morti tra i mortidifame volute dai loro caporioni e lo giustificavo con il fatto che per via dell'inquinamento e della fine delle risorse del pianeta essi volessero impostare un  controllo demografico forzato , una motivazione troppo fine da considerare ed infatti sbagliavo.
Si trattava come sempre di affari e come sempre c'era il furbetto er brokker de turno che con quattro sordi se voleva arraffà  la ricchezza de un bobbolo tutto, che poi oggi ce so pure le terre rare che vargono più dell'oro e così son scattati i prestiti (ufficialmente donazioni di forniture di armi)  per consentire la difesa di un bobbolo ormai tutto democratico dall'aggressione del furbetto di turno.
Siam quindi giunti ad una resa dei conti giusta per i vari caporioni interessati ed onorevole per i mortidifame che son dovuti intervenire per il suo svolgimento, onorevole in quanto il mortodifame deve sentirsi onorato per adempiere i voleri di qualsiasi caporione destro, sinistro e centrale che decida di prendersi cura di lui povero mortodifame.
Capisco la pigrizia del mortodifame nel non volersi aggiornare e continuare a giocare al superenalotto per poter passare dalla parte giusta in questo mondo al contrario, ma perché non usare il cervello ed usufruire delle tante opportunità presenti in rete dove da tempo esiste già la possibilità per tutta l'umanità (e dico tutta) di passare dall'altra parte, praticamente trasformare tutte le capocce rosse in blu e poter vivere le giornate della propria vita come meglio si vuole, superando così quel danno procuratoci da Adamo sotto la supervisione della sua compagnuccia Eva.
Riporto di seguito le istruzioni per assicurarsi il bonus definitivo, le ho fotografate rapidamente, perché dopo 20 secondi i caporioni le fanno sparire, ma siccome qui da me non ci passa nessuno credo che resteranno: 

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    Mi raccomando, ricordatevi sempre dei suggerimenti del maestro perché giustamente potrebbe sorgervi qualche piccolo dubbio, anche se in questo caso non tutti riescono a scoprire chi si nasconde dietro l'ennesima catena di sant'Antonio perché per farlo bisogna specializzarsi 

    19 commenti:

    blogredire ha detto...

    Già ho pochi soldi,mi mancherebbe solo di impegolarmi con le catene di sant'Antonio...

    Anonimo ha detto...

    Caro Fracatz, che dire? Finalmente qualcuno che riesce a mettere a fuoco la vera causa delle guerre: non l'inquinamento, non la scarsità delle risorse, ma semplicemente gli affari. Mi sento come se avessi finalmente trovato il senso della vita, un po' come quando dopo ore di frustrazione riesci a trovare il telecomando che si era nascosto sotto il cuscino del divano.
    Sai, ero anche io in quella fase in cui mi chiedevo se ci fosse un complotto per il controllo demografico, ma poi mi sono reso conto che, invece, tutto si riduce sempre a chi sta cercando di arraffare qualcosa. Le terre rare, le guerre per il petrolio, e adesso… Immediate Pump. Quasi un gioco da ragazzi, eh? Chi avrebbe mai pensato che potessimo passare dall'altra parte della barricata semplicemente cliccando su un link? E poi, 250 euro per iniziare? Una cifra che, se ci pensi bene, è quasi un affare considerando il tasso di inflazione e i tassi bancari (peccato che nessuna banca mi abbia mai offerto un’opportunità così interessante). E poi, il consiglio finale sulla "catena di Sant'Antonio" mi ha davvero fatto sorridere. Un po' di sana paranoia non guasta mai, giusto? Perché, ammettiamolo, chi non vorrebbe sentirsi un po’ come un detective privato, sempre pronto a scoprire il segreto nascosto dietro ogni click, ogni opportunità che promette ricchezze facili? Ah, e non posso non aggiungere una riflessione su quel piccolo dettaglio riguardante Adamo ed Eva. Sai, mi è venuto in mente che forse, se Eva non avesse mangiato quella maledetta mela, oggi saremmo tutti molto più tranquilli, impegnati a fare passeggiate in un Eden privo di guerre e conflitti. E il serpente! Lui, il vero artefice di tutto, che sussurrava nell'orecchio di Eva, "Fai come ti pare, tanto nessuno scoprirà mai che è tutta colpa di quel frutto proibito". Ma lui, il serpente, l'ingannatore per eccellenza, è l'origine di tutti i mali, delle guerre, delle invidie, delle truffe online e dei messaggi misteriosi che ci promettono guadagni facili. È lui che ci ha messo sulla strada sbagliata, alimentando i nostri desideri più oscuri, e adesso eccoci qui, a cercare un modo per "sistemare le cose" cliccando su un link. Ad ogni modo, grazie per questa preziosa guida alla vita, Fracatz. Mi hai fatto riflettere e, come sempre, mi hai regalato una visione del mondo che è tanto ironica quanto acuta. Di sicuro, seguirò i tuoi consigli… ma solo dopo aver bevuto un po' di Coca-Cola, che mai si sa quando ci servirà! E quando sarò pronto, mi tufferò a capofitto in una nuova INC.COOL.8. Magari riuscirò finalmente a scoprire il vero segreto dietro il successo e la felicità, un link alla volta. Un abbraccio virtuale e un applauso per il tuo spirito critico!

    fracatz ha detto...

    Carissimo, bentornato e grazie per il tempo che dedichi alle mie cazzate ed anche se certe cose son difficili da capire vedo che anche tu apprezzi il fatto del serpentello ed anche la necessità dell'incontro gioioso tra almeno due persone per costringere Lui a sfornare un'anima nuova, altrimenti poi si sarebbe dovuto circondare oltre che di tutti i caporioni che lavano le loro pecche con grandi e generosi lasciti anche di tutti i mortidifame compresi i delinquenti, gli ignoranti e speriamo non i cazzari

    Anonimo ha detto...



    Grazie per avermi fatto riflettere sul serpente e sugli "incontri gioiosi" che ci avrebbero potuto risparmiare un bel po' di guai. Se solo Eva non avesse ascoltato quel lucertolone! Ora siamo qui, con i caporioni che lavano i loro peccati e i mortidifame in giro, e speriamo non finiscano nei "cazzari" di turno. Mi fa sorridere l’idea che anche tra una truffa e l’altra, una Coca-Cola potrebbe essere la chiave per svelare i misteri di questo mondo. E se mai dovessi finire nell'INC.COOL.8, ti avviserò subito per affrontare insieme il mistero del successo e della felicità!
    Un abbraccio virtuale, sperando che il serpente si goda la pensione!

    allegropessimista ha detto...

    Mi ricordo alle superiori quando usciva il male con la prima pagina di un giornale famoso è una notizia clamorosamente falsa.
    Ora sono false a prescindere anche se vere

    Farfalla Legger@ ha detto...

    Ciao. Chi segue ste notizie è soprattutto ci mette i soldi, a mio parere, è un idiota al 100%.
    Inoltre i quotidiani presentatori, cantanti, attori citati hanno già perso la faccia durante la pandemia e vaccinazioni. Chi crede loro è un idiota al 100%
    Conclusione: il problema è sempre il bobolo, come lo chiami tu, che continua a dormire. 💚👋

    UnUomo.InCammino ha detto...

    Purtroppo gli Ucaini passano da un problema, i Russi ad u altro gli Statunitensi.
    Servi in una colonia di un impero.

    UnUomo.InCammino ha detto...

    Blogredire esistono moltitudini di persone (creduloni? speculatori?) che pensano sia giusto e far venire soldi dal nulla e rivolgersi a strutture per ottenerlo. Devo far venire gli originali zecchini dal nulla nel campo dei miracoli!? Mi rivolgo al Gatto e alla Volpe.
    Quando le cose van male poi li accusi di essere caccadiavolobruttucattivi e c'ho il diritto al risarcimento.
    Per dirla volle parole di messer Fracatz, poi il bobbolo deve aprire il borsellino per sostenere i furbetti dell'oro zecchino al campo miracoloso.

    Anonimo ha detto...

    Mentre stavo a letto, a fumarmi una sigaretta solo per vedere qualche pensiero galleggiare sul soffitto, perché, diciamocelo, non fumo più dopo aver fatto l'amore, che la voglia sparisce anche per quello, mi sono ritrovato a guardare il soffitto come in una scena di Regina di Scacchi. Lì, l'interprete vedeva le mosse degli scacchi in anticipo. Io, invece, vedevo un’Europa senza la Russia, e proprio quando la scena sembrava più vuota, Fracatz è apparso sul soffitto, come una visione improvvisa. Con la sua consueta ironia, le sue parole fluttuavano davanti ai miei occhi: “Perché la guerra? Perché è il business dei mortidifame, ovviamente!” La sua visione continuava a svilupparsi, come un filo di pensieri che si srotolava nel cielo. “Senza i mortidifame, la guerra non esisterebbe nemmeno. Questi piccoli giocatori, sempre pronti a infilarsi nei meandri geopolitici per raccogliere le briciole, sono quelli che alimentano il fuoco. La Russia è il loro vecchio zio misterioso, sempre pronto a far lievitare il prezzo della paura. E senza di lei, l’Europa si trasformerebbe in un mercato dove i mortidifame si azzuffano per l'ultima risorsa rimasta. Perché, diciamocelo, senza qualcuno con cui fare a botte, che senso ha avere i missili?” Nel frattempo, un’altra visione si aggiungeva a quella di Fracatz sul soffitto, come una figura che prendeva forma lentamente: Caporioni, con il suo solito sguardo distaccato e la sua voce che sembrava provenire dall’alto. “Eh sì, i mortidifame sono quelli che senza la Russia farebbero la fine di un cane senza padrone. Si azzuffano per ogni briciola, senza una direzione. Ma siamo onesti, chi non lo farebbe? È un po’ come stare in fila per l’ultimo modello di iPhone, senza nemmeno sapere cosa ti serve davvero.” Nel frattempo, la visione di Fracatz sul soffitto continuava a prendere piede. “Pensateci: senza i mortidifame, l’intero sistema globale crollerebbe in un batter d’occhio. La guerra è il loro business, il grande spettacolo del dramma geopolitico, e la Russia lo sa bene. Ma se non ci fosse, chi prenderebbe il suo posto? Gli Stati Uniti? Ma dai, loro sono troppo occupati a recitare sempre la stessa sceneggiatura. I mortidifame sono quelli che non vanno mai in pensione, pronti a correre dietro a ogni nuovo conflitto, mentre gli altri, innocenti o ignoranti, si perdono nei dettagli.” E, mentre le parole di Fracatz continuavano a vibrare sopra di me, mi rendevo conto che senza la Russia, il mondo sarebbe diventato un enorme mercato di mortidifame, dove ognuno si fa il suo gioco, mentre gli altri si perdono nei soliti drammi di potere. E noi? Beh, noi continuiamo a guardare, sperando che arrivi qualcuno a mettere un po’ di ordine… ma, alla fine, è proprio questo il gioco che vogliono farci giocare. La sigaretta è finita, e mi mancano quelle visioni sopra il letto. Forse la prossima volta prenderò un sigaro, uno di quelli belli lunghi, da gustare lentamente.




    fracatz ha detto...

    no, er sichero noooo, perché poi co 'que visioni moscette , sciroppose è capace che t'addormi e te piji foco er letto, er toscanello mejo all'aperto magari all'ombra se er sole te fa male alla pelle ormai andata e magari dopo 'na bella abbuffata domenicale casalinga

    Anonimo ha detto...

    Eh, Fracatz, che ce vuoi fa', pure le visioni hanno il loro momento. Ma 'sta roba delle sigarette e dei pensieri che galleggiano sopra il letto, con tutta quella filosofia geopolitica, rischia di finire peggio de uno stallo a scacchi dove le mosse so' sempre uguali. Il toscanello all’aperto, però, ci sta, dai, se c’hai un po’ di fresco e magari un po' de pace dopo ‘na bella mangiata. E poi, fammi pensare... con l'aggiunta de ‘n bicchiere de vino, le visioni diventano pure più vivide! A quel punto, ‘sta geopolitica se trasforma in una partita de burraco con Putin, il prezzo del petrolio e una bottiglia de Chianti. La guerra, i mortidifame e la Russia: tutto vero, ma senza un po’ di calma, rischiamo de farci prendere pure noi da ‘sti teatrini. Te lo dico, la prossima volta meglio ‘na passeggiata, due risate e ‘na bottiglia de vino, che tanto stamo sempre lì a guarda' senza mai capi' dove ce porta tutto 'sto casino. Ma almeno, con un po’ de vino, ce facciamo due risate e vediamo il mondo sotto un’altra luce, no?

    Anonimo ha detto...


    Non riesco a trattenere le risate ogni volta che leggo una tua risposta sul blog. Mi ero fermato perché nell’ultimo post ti eri preso una pausa di riflessione, come se avessi deciso di fare una 'vacanza dalla genialità'. Poi, però, hai risposto alla donna della pioggia e, improvvisamente, mi sono illuminato come una lampadina malfunzionante: un colpo di genio, ma solo quando l’interruttore decide di funzionare. Ecco, ogni volta che leggo una tua risposta, è come se il mio cervello si trasformasse in un faro acceso, ma in una stanza completamente vuota.
    I sinistroidi, come Veltroni, sono i paladini di un progressismo che si esprime più con slogan e foto su Instagram che con azioni concrete. Parlano di cambiamento sociale mentre si dirigono a caffè bio e ristoranti vegani, predicando giustizia mentre parcheggiano SUV elettrici. La loro politica è fatta di retorica vuota, dove l'inclusività e la solidarietà vengono declamate solo a condizione che non disturbino il loro comfort personale. Veltroni incarna questa figura: un politico che, con sorrisi e discorsi futili, ci fa credere che il cambiamento è imminente, mentre in realtà nulla cambia. In fondo, i sinistroidi sono protagonisti di un teatrino che non affronta mai i veri problemi, ma si preoccupa solo di apparire progressisti, convinti che un tweet o una manifestazione siano sufficiente per salvare il mondo.

    fracatz ha detto...

    a volte è solo questione di fortuna, a volte il bobbolo elegge gente veramente jellata, come accadde qui a Roma con la Raggi ed allora vai coi cinghiali, i pini caduti, i bus incendiati ed allora subbito er bobbolo cambiò idea e con i nuovi venuti niente più cinghiali, nè alberi caduti, nè bus incendiati, sarà perchè appena arrivati se arriddoppiorno le prebende brevi manu ?

    Anonimo ha detto...

    L'informazione pilotata dal potere, eh? È come quando il Bobbolo, sempre lui, decide di farci credere che sta cambiando tutto, ma in realtà ci sta solo vendendo il solito sogno. Ogni tanto arriva qualche titolo altisonante, tipo 'La politica cambia!', ma dietro c’è sempre il solito teatrino, con i 'mortidifame' pronti a fare il botto con una nuova scossa, se serve. E il Bobbolo, tranquillo, sorride mentre i cinghiali vanno in ferie e le notizie vere vengono messe sotto il tappeto, insieme ai problemi reali. La politica, ormai, è un film di quelli in cui tutti recitano alla grande, ma nessuno si accorge che la trama è la stessa di vent’anni fa: solo che, questa volta, c'è il solito DJ che mescola le notizie con un bel ritmo da 24 ore su 24. Le immagini patinate, i sorrisi plasticosi dei politici e il gran fumo dei 'mortidifame' che si rincorrono per accaparrarsi un posto in prima fila. La verità? Si nasconde dietro le quinte, dove il Bobbolo si diverte a dare il colpo di scena, mentre nessuno si fa domande e tutti continuano a ballare al ritmo delle menzogne. E quando serve, come sempre, arriddoppiano le prebende brevi manu...il potere sa come mettere a posto i suoi, moltiplicando il bottino in un batter d’occhio, con un sorriso che dice "tutto sotto controllo". Ma alla fine, come sempre, restano solo i 'mortidifame' a raccogliere le briciole, mentre i soliti noti, dietro le quinte, si godono il panorama, sicuri che il gioco va avanti.

    Anonimo ha detto...

    Prima lanciavano le monetine, ora neanche quelle bastano a pagare le bollette. E la frutta? Costa più di una mozione di sfiducia che viene respinta senza fatica. Insomma, sembra che tutto stia cambiando, tranne la realtà: la povertà è sempre più cara, e il governo rimane in piedi come una mela marcia nel cestino. Buon lavoro a tutti....io esco senza meta.

    fracatz ha detto...

    senza meta ?
    in che sensoooo!
    aòh devi d'annà a lavorà
    er lavoro nobbilitaaaaaaaaa
    niente niente già stai da parte giusta

    Anonimo ha detto...

    Er lavoro nobilita, quindi, alla fine, l'uscire senza meta può essere solo un modo di riflettere su come il lavoro ci dà senso e direzione, vero?
    Invece immagino di essere un ingranaggio in un’enorme macchina industriale, che non fa rumore, ma che mi consuma pezzo per pezzo senza che me ne accorga. Più o meno come un coniglio che corre sulla ruota, ma invece di carote alla fine del tunnel, c'è solo un conto corrente che scivola giù come un cadavere di un Netflix che non rinnovo mai. Non è esattamente la realizzazione personale, ma hey, almeno non sono morto… ancora.
    Eccoci qua, bravi soldati, a fare il lavoro che ci è stato affidato, ma senza neanche la soddisfazione di un selfie. La bellezza del nostro sistema? Mi fanno lavorare fino alla morte, ma se tiro troppo il collo, mi dicono che sono "stressato". No, amico mio, non sono stressato, sono solo un ingranaggio in un sistema che mi fa sentire come una mucca da latte per la società, dove il latte è la mia vita che si drena lentamente e va a finire nella piscina del capitalismo. Mi danno il premio della sopravvivenza: uno stipendio che mi permette di comprare cibo che non è completamente velenoso e di pagare un affitto che mi lascia vivo, ma non mi fa vivere. E mentre mi arrabbatto nel mondo del lavoro, dove l'unica soddisfazione è scoprire che la fotocopiatrice è rotta, qualcuno là fuori mi dirà che "devo fare ciò che amo", che "la passione è la chiave". Ma, ragazzi, ve lo dico: la passione non paga l’affitto e neanche quella cosa che mi lascia il cuore a pezzi chiamata "bollette".
    Il lavoro non è altro che un inganno perfetto: una promessa di realizzazione che si dissolve come il mio ultimo tentativo di fare il detox. Passo le giornate a convincermi che, se solo fossi più produttivo, se solo fossi più felice, più motivato, allora, e solo allora, il mio lavoro avrà senso. Ma no, è come cercare di spiegare a un pesce come respirare fuori dall’acqua. La verità? Quello che faccio ogni giorno è sopravvivere a un sistema che non ha il minimo interesse a farmi sentire vivo. Un po' come un film porno, dove tutti fingono di divertirsi, ma nessuno sta davvero godendo.
    La verità, Fracatz, è che né il lavoro né nessuno di voi può resettare la mia anima… se non la mia follia. Si, ci vuole un po’ di follia per sviluppare davvero tutti i nostri sensi. È come se, rompendo gli schemi, liberandoci dalle convenzioni, riuscissimo a percepire il mondo in modo più profondo, autentico. Forse la follia non è qualcosa di negativo, ma piuttosto una spinta creativa che ci permette di esplorare territori che normalmente ignoriamo, superando quelle barriere mentali che ci limitano. È quel tipo di libertà che ti fa guardare tutto sotto una luce nuova, senza paura di osare.



    Franco Battaglia ha detto...

    Mattarella che dice "basta guerra" invocando la pace e poi va a pranzo complimentandosi con l'AD di Leonardo come lo vedete? No ditemelo.. perché in teoria è uno di quelli ancora "buoni".. come il Papa..

    Anonimo ha detto...

    Mattarella che predica la pace e poi si intrattiene con l'AD di Leonardo è un paradosso che non possiamo ignorare. È l'ennesima prova di un sistema che gioca con le parole mentre la sostanza rimane un'altra. La guerra, per certi potenti, non è un male da evitare ma una macchina che muove il mondo, da cui traggono vantaggi inimmaginabili. Le sue dichiarazioni sulla pace suonano come un'operazione di facciata, un gesto simbolico che serve a rassicurare chi guarda dalla distanza, ma che non tocca minimamente la realtà dei fatti. La pace diventa un tema da discorso pubblico, un concetto astratto che può essere manipolato come strumento per ottenere consensi, mentre le vere leve del potere "come gli affari legati alla produzione di armi" continuano a girare indisturbate. E questo vale anche per il Papa, che predica la misericordia, ma vive in un mondo dove la religione e la politica si intrecciano con gli interessi economici globali, i quali sono spesso alimentati dalle guerre stesse. È il cinismo del potere che, sotto la maschera della bontà, in realtà perpetua il ciclo della violenza. La pace è un concetto che si usa per tenere tranquilla la popolazione, mentre chi comanda non fa altro che alimentare, se non direttamente, almeno indirettamente, quel conflitto che li arricchisce.