13 mar 2025

Saranno mica catzi amari ?

Certo che ‘sto fatto che mo’ usa e russia vanno d’accordo ha spiazzato tutta la politica e i relativi dispensatori di notizie, chi lo avrebbe mai detto, chi lo avrebbe mai pensato che politicamente parlando regimi democratici e dittatoriali sono la stessa cosa, stanno sullo stesso piano, vogliono il bene dei loro parenti, amici e compagnucci della parrocchietta e non di certo quello dei mortidifame chiamati a sostenerli nelle urne ogni 4 o 5 anni e poi ad immolarsi per difendere i confini della propria patria.
Questa volta la stanno facendo fuori dal vaso secondo me, perché cosa volete che interessi al mortodifame se oggi lavora per un caporione e domani per un altro, sempre mortodifame resta e sarà difficile convincerlo ad immolarsi e l'unica sostanza per convincerlo potrebbe essere pagare i volontari in divisa almeno 3 volte quello che ricevono oggi senza divisa, un po' come avvenne quando apparvero le brigate rosse ed allora si raddoppiarono gli stipendi degli addetti alla sicurezza tanto che oggi ai relativi concorsi son tutti laureati e magari pure raccommannati e non ci son più quelle barzellette sui carabinieri che circolavano allora.
Nessuno potrà mai sapere quello che circola nella testa dei caporioni mondiali tutti presi a combattere per la sostenibilità delle varie scelte attuate dai consumatori per accontentare Greta e farle coincidere con i loro interessi, ma intanto farne scendere almeno il numero è già qualcosa, perché mo' 'sto fatto che usa e russia vanno d'accordo ha spiazzato tutta la politica e i relativi dispensatori di notizie, er bobbolo obnubilato dalle parole “sinistra” “destra” “centrum” "rossi" "neri" "celesti" "fasci" non sa spiegarselo e nimmeno se accontenta di distinguere gli umani in onesti e disonesti come spiegato ampiamente nel programma del mio partito.
Er bobbolo, specialmente i mortidifame, non si riconoscono negli under 70.000


stavorta saranno mica cazzi ?, io credo di no so' le solite chiachiere

8 commenti:

Anonimo ha detto...

So' le solite chiacchiere, come quei dolci di Carnevale che magari sembrano allettanti, ma alla fine sono solo zucchero a velo e niente di sostanzioso. Sono piacevoli al palato, certo, ma non nutrono davvero. Risponderò più tardi con quello che c'è da dire, e vediamo dove ci porta questa lunga serie di promesse senza fine.

Anonimo ha detto...

Nell'attesa, fatevi quattro risate... o almeno provate a capire come funzionano certe "logiche"!
1 - Cosa fa un carabiniere in aeroporto? Offre noccioline al Jumbo!
2 - Cosa ci fa un carabiniere con un cucchiaio in mezzo a tanta gente? Si mescola tra la folla!
3 - Perché i carabinieri sorridono durante i temporali? Perché credono che i lampi siano i flash dei fotografi!
4 - Un contadino scava nel campo e dissotterra un'auto dei carabinieri: “Mi scusi, ci hanno seminato!”
5 - Perché i carabinieri quando vanno a letto mettono sul comodino un bicchiere pieno d’acqua e uno vuoto? Perché se hanno sete bevono, se non hanno sete no...
6 - Perché due carabinieri stanno attenti quando passano sopra il cemento? Perché è armato!
Ecco, niente di che, ma almeno ci fanno sorridere un po' in mezzo alla confusione!
Buona giornata a tutti

Franco Battaglia ha detto...

A me se Usa, Russia e pure Cina e India e Israele vanno d'accordo e non si sganciano bombe e bombette, anzi tolgono i dazi, abbassano i tassi e ci fanno viaggiare sereni, mi sta pure bene. Pensiero condiviso da tutto il bobbolo, alla faccia dei ricoluzionari.

fracatz ha detto...

robbe d'altri tempi, anzi ne circolavano assai peggiori

Anonimo ha detto...

Buon pomeriggio Fracatz, la tua lucida analisi sulla politica globale, sulla "sostenibilità" e sulla miseria dei mortidifame, mi fa venire in mente quanto fosse giusto il pensiero di alcuni illustri “sociologi di strada” (ma non nominiamo nessuno, non vogliamo farli sentire troppo a disagio). La tua visione del mondo, che non si lascia ingannare dalle etichette politiche o dai miraggi delle grandi potenze, è esattamente quella che serve a chi ancora crede che "democrazia" e "dittatura" siano due mondi separati, quando in realtà si scopre che stanno solo cercando di vedere chi ha il miglior filtro Instagram per mostrare la loro "politica internazionale". Parli di "USA e Russia che vanno d'accordo" e, francamente, non posso fare a meno di ridere. Siamo nell'era in cui ogni alleanza è più liquida di un gelato al cioccolato che sta al sole. Ah, le grandi potenze, che meraviglia! Pronti a giocare a ping pong geopolitico, dove alla fine chi vince sono sempre loro, e noi, poveri "bobboli", restiamo a osservare il gioco, mentre la "guerra fredda" è ormai solo un vecchio ricordo di qualche collezionista di medaglie. Ma continuiamo a fingere che "democrazia" e "dittatura" siano categorie chiarissime, come se fossimo tutti un po' più stupidi. E che dire dei "mortidifame"? Oh, che riflessione saggia! Come potrebbe un uomo che fatica a mettere insieme il pranzo con la cena preoccuparsi di una guerra per la patria, quando ogni giorno combatte per non finire nella miseria? La vera battaglia è quella per il cibo, amico mio! Eppure, i politici ci raccontano sempre storie su "sacrificio" e "onore", come se queste parole avessero qualche significato per chi non ha neppure un tetto sotto cui dormire. Ma, certo, niente come un bel po' di retorica per farci sentire meglio. E se non funziona, basta alzare lo stipendio di un soldato di tre volte quello di un disoccupato. Basta poco, no? Poi si fanno i concorsi pubblici e si scopre che tutti i partecipanti sono laureati e magari pure raccomandati. Perché non ci sarebbe più nulla di divertente senza un po' di barzellette sul sistema, eh? E poi, la "sostenibilità"... Ah, Greta, la paladina dei selfie ecologici! La tua critica è semplicemente perfetta: siamo passati dal "salviamo il pianeta" a "salviamo la faccia" in un batter d'occhio. Non è forse che oggi "sostenibilità" significa semplicemente mettersi una giacca verde e far finta di non vedere l’inquinamento sotto casa? Nel frattempo, i petrolieri fanno festa, gli eco-investitori brindano, e noi, beh, noi continuiamo a cercare di capire come non finire nelle statistiche della povertà. Ma almeno ci consoliamo con qualche slogan e un bel documentario che ci fa sentire migliori per 90 minuti.
E i governi? Ah, questi regimi democratici che si vantano di combattere per l’ambiente mentre ci vendono l’ennesima concessione petrolifera. Ma ci mancherebbe! Hanno davvero a cuore il futuro del pianeta… proprio come hanno a cuore i profitti dei colossi energetici. Un paio di selfie per il Green New Deal e tutti a casa. Chiaramente, tutto questo mentre si parla di "salvare il mondo" in un comizio, ma non si salva neppure la dignità di chi vive con meno di mille euro al mese. Ma continua pure a credere che tutto questo abbia un senso. E per quanto riguarda le alleanze, non è forse vero che ci troviamo in un mondo dove le ideologie sono solo un bel gioco di parole? Gli stessi USA e Russia che si scambiano trucchi da palcoscenico mentre il popolo continua a bearsi della "lotta per la libertà". È incredibile come nessuno si accorga che il vero spettacolo è la nostra disinformazione. Perché alla fine, quando tutto è finito, sono sempre gli stessi a vincere: chi ha il potere, il denaro e la faccia di tolla per venderti la stessa storia ogni giorno. Noi? Beh, siamo quelli che guardano da fuori e, mentre ci chiediamo se sarà meglio salvarci o continuare a ridere, il mondo continua a scivolare.

Anonimo ha detto...


Alla fine, Fracatz, questa è la vera sfida: non è trovare un nemico, ma far credere a tutti che il "nemico" sia qualcun altro, mentre i veri burattinai continuano a ridere dietro le quinte. E mentre ci fanno credere che la guerra tra il bene e il male sia dietro l’angolo, noi restiamo a chiederci se ci sarà mai un futuro in cui non dovremo più "mangiare o morire". Ma, ah, almeno abbiamo la sostenibilità per fare da specchietto per le allodole, vero?

Farfalla Legger@ ha detto...

Ma tu sei proprio sicuro che vanno d'accordo? Io ho qualche dubbio, soprattutto su Trump...

Anonimo ha detto...

Rispondo io Fracatz, grazie!
Ci sono vari punti da considerare riguardo alla relazione tra Donald Trump e Vladimir Putin, ma uno dei più significativi riguarda l'atteggiamento di Trump nei confronti delle interferenze russe nelle elezioni del 2016 e la sua continua reticenza nel condannare le azioni della Russia. Sebbene l’indagine di Mueller non abbia trovato prove concrete di collusione tra la campagna di Trump e la Russia, le dinamiche politiche che si sono sviluppate durante e dopo le elezioni sollevano interrogativi profondi su come Trump abbia gestito, e spesso minimizzato, il ruolo di Putin nella geopolitica mondiale. In primo luogo, c'è la questione della prolungata ambiguità di Trump nei confronti di Putin, che è stata una costante durante tutta la sua presidenza. La sua tendenza a lodare Putin, definendolo un leader forte e rispettabile, ha creato un contrasto netto con la posizione della maggior parte dei suoi alleati internazionali e delle agenzie di intelligence statunitensi, che considerano la Russia una minaccia alla sicurezza e agli interessi globali. La percezione di una vicinanza tra Trump e Putin ha alimentato teorie secondo cui Trump fosse più incline a difendere gli interessi russi piuttosto che quelli degli Stati Uniti. Perché, d’altronde, chi non vorrebbe un leader che a volte sembra più interessato a far piacere a Putin che a difendere la propria nazione, giusto? Un altro aspetto che ha suscitato preoccupazioni è la reazione tardiva e spesso esitante di Trump agli attacchi informatici russi e alle altre forme di interferenza nelle elezioni. Le agenzie di intelligence americane avevano già individuato e denunciato le operazioni di hacking e disinformazione della Russia, ma Trump ha inizialmente ridotto l'importanza di queste azioni, mettendo in discussione le conclusioni delle sue stesse agenzie di intelligence e dando l'impressione che le preoccupazioni sulla sicurezza nazionale fossero secondarie rispetto alla sua agenda politica. Non c'è niente di meglio che ignorare un attacco esterno su larga scala, soprattutto se ti permette di sembrare un "grande negoziatore", vero? Inoltre, è emerso che membri della sua campagna presidenziale avevano avuto numerosi contatti con figure legate al governo russo, creando una narrazione inquietante di possibili collusioni. Nonostante le conclusioni dell’indagine di Mueller, che non ha potuto provare un'intesa illegale, resta il sospetto che Trump abbia mostrato una sorprendente apertura verso una potenza storicamente antagonista senza considerare completamente le implicazioni di tale comportamento per la politica estera americana. Chissà, forse Trump stava solo cercando di fare nuove amicizie sul palcoscenico mondiale, non c'è niente di più affascinante che stringere la mano a chi, a quanto pare, ha "giocato un ruolo" nelle tue vittorie elettorali.
Infine, va sottolineato l’impatto che questa relazione controversa con la Russia ha avuto sulla fiducia degli americani nelle loro istituzioni democratiche. La costante minimizzazione dei pericoli rappresentati dalle interferenze russe ha contribuito a una crescente divisione nel paese, dove molti cittadini hanno cominciato a dubitare dell'integrità del processo elettorale e delle capacità di difesa delle istituzioni americane di fronte a minacce esterne. Perché preoccuparsi della sovranità e della sicurezza nazionale quando c’è un’incredibile opportunità di mostrare al mondo come si è davvero bravi a mantenere "relazioni internazionali bilaterali"? Nulla dice "stabilità democratica" come sminuire la minaccia russa e puntare su quelle magnifiche strette di mano.