Sembrerebbe che, come al solito, i bravi investigatori per esser sempre più bravi abbiano influenzato le menti fragili delle persone coinvolte per dimostrare che i soldi spesi dal contribuente sono ben investiti.
Ora dopo tutti questi anni il testimone chiave ha ritrattato ed il condannato è stato reso innocente così, su due piedi, come che nulla fosse, solo che adesso l'innocente vuole esser risarcito dal contribuente tajathano per tutti gli anni passati dietro le sbarre a sognare un futuro radioso ed il contribuente tajathano non viene nemmeno interpellato, o meglio interrogato sulla vicenda accaduta, per vedere se possibilmente si possa evitare di ripetersi in futuro, come in genere fanno quelli del partito degli under 70.000, che, individuato un problema, lo risolvono definitivamente per far risparmiare tanti soldi all'onesto contribuente tajathano.
In questo caso poi le soluzioni possono esser rese incerte in quanto è strano che una persona onesta si sia ricordata dopo 33 anni di aver testimoniato il falso ed i più sospettosi potrebbero insinuarci il dubbio che condannato e testimone si siano accordati per spartirsi il rimborso dei 33 anni rendendo ancor più difficile la soluzione definitiva del taglio delle mani dei disonesti autori del minuetto, pertanto vedrete che questa vicenda verrà di certo oscurata dagli organi di comunicazione preposti, non sarà come avvenne con Tortora che si fece persino eleggere in parlamento proprio per combattere questi obbrobri.
in certi posti der monno poi, er contribuente ha un debito inarrestabile
7 commenti:
Così va il nostro"Paese"vai a trovare chi ha sgarrato in questa vicenda,e anche se lo trovi non puoi farci nulla,neanche una piccola ginocchiata sui denti,e noi paghiamo,sempre.
"è strano che una persona onesta si sia ricordata dopo 33 anni di aver testimoniato il falso" ..come la mettiamo con l'ossimoro della persona onesta che testimonia il falso?!.. ;)
Diciamo che certe persone oneste vengono incentivate da chi indaga a fare testimonianze false.
Questi casi sono molto più numerosi di quello che si creda e che chi indaga e sbaglia non paga mai per le sue malefatte.
è vero, ha avuto bisogno di 33 anni per pentirsi e conquistarsi il paradiso, perché poi di là certamente nun se scherza.
Comunque la vicenda è durata 1 giorno ed è oscurata al contribuente onesto
Il risarcimento dovrebbe espletarlo la magistratura che ha sbagliato a condannarlo ingiustamente, Chi sbaglia paga. Forse se tocchi il portafoglio, aumenterà l'attenzione.
Concordo con Giò
dire magistratura è troppo vago, perchè la grana la mette sempre il contribuente
Posta un commento